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MotoGP, Petrucci: ho fatto un passo indietro

“Ho avuto contatti per Moto2 e Superbike, oltre che per fare il tester, ma vorrei restare in GP"

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Danilo Petrucci non ha mai avuto vita facile da quando è sbarcato in MotoGP (dopo aver conquistato il titolo di vice-campione della Stock1000). Spesso e volentieri trovatosi a remare controcorrente su una moto non certo di prima fascia, il ternano ha stretto i denti in silenzio, lontano dalla luce dei riflettori. Dopo tre stagioni in salita, tuttavia, non può più permettersi di aspettare e sperare. La sua carriera è a un bivio.

“Ho avuto contatti sia per correre in MotoGP, che in Moto2, che in Superbike – ha confessato a Misano Petrucci – Ovviamente vorrei restare in classe regina. Aprilia mi ha proposto di fare il tester, ma la mia priorità è continuare a correre e cercare una moto competitiva. Se non per il prossimo anno, per il 2016. Prima però devo alzare le mie quotazioni”.

Prima di tutto, però, resta da sciogliere il nodo riguardante la partecipazione futura di Ioda. “Per sapere il futuro della squadra servirà un’altra settimana – ha commentato Petrucci – Voglio aspettare la loro decisione prima di muovere altri passi, perché ho iniziato con loro. A dire la verità, nei primi due anni abbiamo fatto progressi. Quest’anno invece rappresenta un passo indietro. Se si aggiunge il fatto che mi sia rotto il polso, devo dire che è stato un anno difficile”.

Subito c’è chi gli fa notare che, con il suo fisico, farebbe fatica a stare su una Moto2. “In realtà no – risponde Petrucci – Ho fatto un test in galleria del vento, e sarei messo come Redding. Lui ha rischiato di vincere il campionato. Non posso certo fare il confronto con Viñales (ride)”.

Tornando al presente, Aprilia ha inviato due tecnici della Superbike come rinforzi per aiutare il ternano ed il team Ioda a risalire la china. Si tratta di Paolo Biasio e Paolo Bonora. Il primo ha già lavorato con Petrucci nelle scorse due stagioni come elettronico, ed ora è passato a fare da capotecnico a Marco Melandri. Bonora si occupa dell’elettronica Superbike.

“In teoria mi aiuteranno solo per una gara ma forse di più, dipende dagli impegni – ha commentato Petrucci – Fin qui si sono accavallati molti problemi, e non abbiamo subito capito che l’elettronica richiede la priorità. Spero che il loro intervento ci aiuti, perché ne abbiamo bisogno. Rispetto alla moto 2013, stiamo parlando di decimi se non di secondi”.

Già, perché nei test effettuati a Misano insieme a Ducati un paio di settimane fa, Petrucci ha svolto prove comparative sulla moto attuale e quella del 2103 (che monta centralina e software “proprietario” APX, contro il sistema Magneti Marelli attualmente in uso).

“Prima di Silverstone ho portato in pista entrambe le moto, ed abbiamo scoperto dati interessanti (si dice che, con la ART 2013, Petrucci abbia girato oltre un secondo più veloce). Spero che l’aiuto di Aprilia ci dia una mano, ci teniamo tutti a fare bene nella nostra gara di casa”.

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