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Ninja H2: stile e design cattivissimo

Da Akashi un video che ripercorre l'eccellenza velocistica firmata Ninja, oltre ad un profilo piuttosto evidente

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Che la nuova kawasaki Ninja H2 abbia calamitato l'attenzione di addetti ai lavori e non è cosa oramai risaputa. La casa di Akashi ha svolto un lavoro di marketing virale estremamente variegato per una moto che si preannuncia rivoluzionaria.

Così, mentre la dead line della presentazione ufficiale, prevista in occasione del prossimo salone Intermot di Colonia, si avvicina, Kawasaki ha mostrato, giorno dopo giorno, alcuni indizi riguardante questa nuova sportiva. Indizio su indizio, quello che abbiamo potuto percepire è che ci troveremo davanti ad una moto che non andrà a sostituire la superbike ZX10R pur trattandosi di una moto sportiva, ne che sarà una versione ad "high performance" sullo stile della BMW S1000RR HP4.

La novità più intrigante riguarda senza ombra di dubbio il propulsore sovralimentato. Non si tratta di un turbo che sfrutta i gas di scarico - come abbiamo già detto precedentemetne - ne di un "classico" volumetrico, ma di un sovralimentato con compressore centrifugo azionato meccanicamente tramite un sistema di ingranaggi.

Una soluzione inedita, dotata anche di un sistema di ingranaggi con una trasmissione per poter modificare il regime di rotazione in base alla volontà di chi sale in sella.  Ulteriori indizi sonori ci hanno porato alla conclusione che si tratterrà di un quattro cilindri, presumibilmente con una cilindrata intermedia e non a cubatura piena. Ultima supposizione? Sarà estremamente potente e cattivo.

Questo quanto sappiamo a livello tecnico. Ora però, con l'ultimo video teaser pubblicato da Akashi, abbiamo anche un'idea dello stile e del design di questa H2. Linee celate dal buio, ma svelate approssimativamente da un gioco di luci.

Quello che ne esce fuori è sicuramente lo stile di una sportiva estremamente compatta e cattiva. Pur trattandosi di una sportiva sulla falsariga della ZZR (che nel Mondo prende la denominazione di Ninja) lo stile strizza l'occhio a quello che dovrebbe essere un design da superbike. Il codino ad esempio, risulta molto corto e affilato: una via di mezzo tra quello della GSXR 1000 e quello della Ducati Panigale.

La sella è estremamente corta e scavata, con un serbatoio bombato, un cupolino a doppia bolla e, sopratutto, un muso aggressivo, compatto e filante. Proprio nella zona anteriore si denota quello che dovrebbe essere un piccolissimo deflettore, probabilmente per convogliare al meglio i flussi.

Se ciò che viene "mostrato" fa notizia, in questo caso anche ciò che viene celato può farlo. Non sorprende che le fiancate son rimaste completamente al buio. Che Akashi abbia approntato delle sorprese per la parte inferiore della carenatura? L'attesa monta, e nel frattempo, non possiamo far altro che lasciarvi con quest'ultimo video teaser. Buona visione!

 

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