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SBK, Melandri: mia figlia mi ha reso più sereno

Il ravennate scherza: "devo guadagnare per farle la cameretta". Guintoli: "L'importante era recuperare"


Cinque vittorie e sette podi in totale (che potevano facilmente diventare otto, considerando Portimão) nelle ultime dieci gare. Il ruolino di marcia di Marco Melandri da Sepang ad oggi parla da solo. Peccato solo che l’intesa tra lui e la RSV4 sia sbocciata più tardi del previsto. Ora però, i due vanno d’amore e d’accordo – probabilmente anche troppo, se chiedete a Sylvain Guintoli.

“È stato più difficile perché c’era meno grip nel pomeriggio – ha dichiarato Melandri dopo aver raccolto il secondo successo di giornata a Jerez – Ho impiegato più giri per essere veloce, ma sapevo che gli altri erano destinati a calare. Erano partiti troppo forte e le condizioni erano troppo difficili. Ho cercato di essere il più regolare possibile nella guida, in alcune curve andavo meglio ed in altre peggio”.

Da metà gara in poi, nessuno è riuscito a tenere il passo di “Macio”, che però tiene alta la guardia in vista della prossima trasferta. “Ci resta da migliorare qualcosa, Magny Cours non è una pista facile per noi e lì Sykes ha dominato a mani bassissime negli ultimi due anni”, ha detto.

La doppietta di Jerez nasce da una ritrovata tranquillità all’interno del box.

“Siamo partiti bene già da venerdì, cambiando pochissimo in termini di ciclistica, forse solo una molla, e facendo solo piccoli ritocchi di elettronica. Da metà stagione il mio feeling con la moto è cambiato, sono andato quasi sempre a podio nelle ultime otto gare ad eccezione di Laguna Seca, dove potevo fare una doppietta”.

C’è chi dice che i figli abbiano conseguenze negative sul “polso” dei piloti. Nel caso di Melandri, diventato papà durante l’estate, sembrerebbe il contrario.

“Io devo farle la cameretta quindi devo guadagnarmi la pagnotta (ride). Per noi è stata una situazione difficile, lo scorso anno, quindi la sua nascita ci ha portato molta serenità. Adesso mi sento completamente libero”.

Nel frattempo, il ravennate dovrà decidere che cosa fare “da grande”. Al momento sembra orientato verso la MotoGP, anche perché il proseguimento di Aprilia in SBK è a forte rischio, ma non è ancora stata presa una decisione definitiva.

“Adesso ci siederemo con Albesiano per capire le idee future. Sicuramente, vincere aiuta sempre”.

Anche giocare di squadra, qualcuno ha fatto notare tra i denti. Guintoli, dal canto suo, ha accettato la sfida interna con la consueta signorilità.

“Il nostro obiettivo qui era guadagnare punti su Tom e ci siamo riusciti – ha detto il franceseLo scorso anno qui non ero andato benissimo, non mi aspettavo di poter lottare per la vittoria in entrambe le gare. Ho dato tutto, lavorando tanto per risolvere i problemi durante le prove e spingendo al massimo oggi. La prossima gara è a Magny Cours, una pista che mi piace e dove potrò contare sul supporto dei tifosi francesi. Con 100 punti in palio tutto è ancora possibile”.

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