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MotoGP, Silverstone QP: Marquez, 10 con lode

Decima pole position stagionale per Marc, con Dovizioso e Lorenzo in prima fila. Rossi 6º, Iannone 10º

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A giudicare dalla calma con la quale ha ottenuto la decima pole position stagionale e 47ª in carriera, entrando in pista tra gli ultimi ed aspettando pazientemente il momento propizio per lanciarsi, verrebbe da dire che Marc Marquez ha giocato con i suoi avversari a Silverstone. Tale affermazione non renderebbe però giustizia ai rivali. In primis, ad Andrea Dovizioso, per la terza volta consecutiva al secondo posto in griglia. Ma nemmeno a Jorge Lorenzo, terzo nonostante i problemi di assetto che continuano ad affliggere il box Yamaha durante questo fine settimana.

Resta però il fatto che Marquez, nel momento del bisogno, abbia alzato la proverbiale asticella con apparente facilità. Nella seconda metà del tracciato, il pilota di Cervera continua a fare la differenza, e la sconfitta di Brno (imputabile principalmente ad una gomma difettosa, secondo alcune allusioni neanche troppo velate) sembra ormai un lontano ricordo. E, se sul giro secco i distacchi sono andati progressivamente assottigliandosi, sul passo la differenza rimane marcata. Solo Marquez è in grado di girare costantemente in 2’02 medio, con un vantaggio di circa mezzo secondo su Dovizioso, Pedrosa, ed il duo Yamaha.

È però proprio il ritmo a rincuorare il forlivese, visibilmente felice dei progressi costanti che hanno contraddistinto la D16 nelle ultime gare. Anche con mescole medie, Dovizioso gira in 2’02. Verdetto dolceamaro per Yamaha. Da un lato, Lorenzo ha salvato l’onore con un terzo posto tutto sommato insperato viste le difficoltà incontrate fin qui, ma utilizzando l’extra-soft all’anteriore (che è impraticabile come opzione sulla distanza di gara). Dopo segnali di ripresa nella FP4, invece, Valentino Rossi non è andato oltre il sesto posto alle spalle di Aleix Espargaró e Dani Pedrosa. Dal parco chiuso:

Marc Marquez: “Sono contento per la pole e per il feeling con la moto. La caduta di questa mattina è il risultato di un mio errore, ho staccato troppo tardi. Prendere la pole era importante, spero che domani sia una bella giornata e sono pronto a dare il 100%”.

Andrea Dovizioso: “Ci stiamo avvicinando gara dopo gara, soprattutto come passo. In qualifica siamo andati bene nelle ultime due gare, e qui sapevo di poter fare un bel giro. A battere Marc ci si prova sempre, ma non ho troppe speranze. Abbiamo un buon passo con la mescola media e sono indubbiamente soddisfatto, ma con le buche si rischia sempre di cadere e poi bisogna vedere il meteo. Però stiamo lavorando bene”.

Jorge Lorenzo: “Con la mescola più morbida davanti abbiamo risolto i problemi alle sospensioni, ma non la possiamo usare domani altrimenti non finiremmo la gara. Ci resta qualcosa da migliorare e non sono messo bene come lo scorso anno, ma partire dalla prima fila è positivo”.

Q2 – Lorenzo (con la extra-soft all’anteriore) si affretta, come sempre, ad uscire dalla pit-lane con Dovizioso alle spalle e Iannone poco più dietro. Lorenzo sigla un 2’01.7, il forlivese un 2’01.575. Terzo tempo per Marquez davanti a Pedrosa, Iannone, Pol Espargaró, Redding ed Aleix Espargaró. Solo nono Valentino Rossi.

Secondo tentativo, Marquez risale in vetta con un 2’01.259. Seguono Dovizioso (+0.336), Lorenzo (+0.512), e Rossi, a sua volta autore del proprio miglior giro e staccato di 0.634. Quinto tempo di Pedrosa davanti Iannone. In coda Bradl e Bautista, rispettivamente undicesimo e dodicesimo.

In seguito al cambio gomme, fioccano i caschi rossi. Ne accendono Lorenzo, Iannone, e Pol Espargaró, mentre il fratello Aleix e Bradley Smith si portano provvisoriamente in prima fila senza fare troppi complimenti. Con 2’01.175, Lorenzo si prende la pole provvisoria mentre Iannone, mentre era in lizza per la prima fila, scivola. È Marquez (ancora una volta rapidissimo negli ultimi due settori) a scendere sotto il muro dei 2’01: 2’00.829 è il tempo del pilota Honda, che precede in griglia Dovizioso (+0.311), Lorenzo (+0.346), Aleix Espargaró (+0.619), Pedrosa (+0.721) e Valentino Rossi, sesto in extremis (+0.721).

Q1 – Colpo di scena, i commissari espongono le bandiere a segnalare gocce di pioggia in pista già prima della fine del primo giro lanciato. Sembra però trattarsi solo di gocce leggere, tanto che tutti i piloti in pista continuano a spingere senza problemi con le gomme slick. I più veloci inizialmente sono i due piloti di Gresini, Bautista e Redding, staccati di pochi centesimi in 2’03 netto. Al secondo tentativo, i due si “copiano” ancora, scendendo a 2’02.6. Questa volta, però, è Redding il più veloce. Hernandez è a mezzo secondo, Crutchlow a otto decimi.

Dopo il cambio gomme, Hernandez migliora fino a 2’03.0 ma resta a quattro decimi. Scivola il pilota di casa Camier, mentre Bautista e Redding girano a distanza ma ancora una volta su tempi molto simili. L’accesso al secondo turno è cosa fatta per entrambi, nonostante nessuno dei due si migliori all’ultimo giro. Hernandez è il primo degli esclusi davanti a Abraham, Crutchlow, Aoyama, De Angelis, Camier, Petrucci e Laverty. Chiudono lo schieramento Barbera, Di Meglio e Parkes.


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