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MotoGP, Rossi: lasciare Burgess? una mano di Poker

"Alla fine del 2013 ero frustrato, ora penso al futuro: correrò altri due anni al 100%"


La notizia del 2013 è stata, senza dubbio, la separazione fra Valentino Rossi e Jeremy Burgess. Trapelata come una indiscrezione alla vigilia dell'ultimo Gran Premio della stagione, a Valencia, è stata ufficializzata nel corso della gara con grande sorpresa del tecnico australiano che non se lo aspettava.

Era amareggiato, Jerry, durante la conferenza stampa che sancì l'addio fra lui ed il pilota che seguiva da ben 14 anni. Furono sollevati molti dubbi, in proposito, anche perché a sostituirlo fu scelto Silvano Galbusera, ex capomeccanico di Marco Melandri in BMW. Un tecnico bravo, ma fuori dal giro della MotoGP.

Con il senno del poi Valentino ha azzeccato anche questa mossa visto che attualmente è terzo in campionato, grazie a quattro secondi posti e tre terzi.

"Alla fine dello scorso anno ero frustrato perché non riuscivo a migliorare il mio passo per essere in grado di lottare in ogni gara per il podio. E' stato allora che ho deciso di cambiare qualcosa. E' stata una mano di poker, ma sono contento di come sono andate le cose. Attualmente sono più forte e competitivo del 2013, soprattutto la domenica e voglio continuare ad essere parte del gioco. Pertanto non devo pensare troppo al passato. Ho avuto la fortuna di avere una grande carriera, ma ora penso al futuro. Ai prossimi due anni con la Yamaha e voglio andare sempre al cento per cento", ha detto Rossi a Bike Sport News.

Fin qui Rossi. Ma JB che fine ha fatto?

Beh, diciamo che il suo è stato un atterraggio morbido visto che, avendo un contratto firmato con la Yamaha, è stato comunque pagato durante il corso del 2014.

'Geremia', questo è il soprannome che gli ha affibbiato Rossi, si è visto nel paddock di Indianapolis. In borghese, polo verde, senza alcuna insegna di squadre. Ovviamente ha fatto una puntata nel box della Yamaha dove si è lasciato ritrarre con un cappellino con il numero 46 in testa.

Radio box dice che sono stati in molti a contattarlo, ma riservato com'è Jeremy potrebbe anche aver deciso di mettere un punto alla sua carriera, iniziata come pilota (correva con una Suzuki RG500) e trascorsa al fianco di fuoriclasse come Spencer, Gardner e Doohan.

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