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Rea in MotoGP: ultima fermata Silverstone

Meeting decisivo tra Honda e Gresini per il 2015. Il britannico in pole per la Open, Redding pronto a partire


Con le squadre ufficiali sistemate ormai da tempo ed il girone di ritorno del campionato ormai avviato a pieno regime, gli ultimi tasselli del mercato piloti sono in procinto di essere sistemati.

Pochi i colpi di scena all’orizzonte anche se, come insegna il caso Crutchlow-Ducati, i contratti sono (anche) fatti per essere stracciati. A questo proposito, una delle vicende più interessanti in corso coinvolge due britannici, Scott Redding e Jonathan Rea, i cui destini appaiono incrociati nonostante i due corrano in campionati diversi.

Da anni, Rea è tra i piloti di riferimento della Superbike nonostante una moto – la Honda CBR – ormai datata e non sempre all’altezza della concorrenza. Che il nordirlandese ci abbia messo spesso “del suo” è evidente se si guarda ai risultati dei suoi compagni di squadra negli anni. Anche la fedeltà di Rea nei confronti di Honda (e viceversa) è assodata, tanto che un ipotetico salto in MotoGP avverrebbe solo con la Casa di Tokyo.

È una possibilità con la quale Rea (che da sostituto di Casey Stoner ha corso sulla RC213V ufficiale in due occasioni nel 2012) flirta da anni, senza però trovare una risoluzione.

Il rischio, a 27 anni, è quello di aspettare invano o troppo a lungo. Davanti a sé Rea ha due opzioni: correre su una Open (con il team di Gresini) accettando una forte riduzione d’ingaggio (sia in termini di stipendio che di rinuncia forzata a sponsor personali come Red Bull) in attesa dell’”anno zero” 2016, oppure restare con Pata Honda nelle derivate di serie, dove è uno dei piloti più pagati, molto probabilmente con risultati in linea con quelli dell’anno in corso.

Il team Honda SBK ha formalizzato la propria offerta su cifre simili a quelle del contratto in essere (si parla di circa 400mila euro), dando tempo fino al GP di Jerez (7 settembre) per decidere. Questo significa che dopo Silverstone, dove ci saranno altri incontri con Gresini, Rea dovrà tirare le somme.

Se optasse per la “scommessa” MotoGP, potrebbe formare un team interamente britannico con Redding. Anche nel caso del più giovane connazionale, tuttavia, Silverstone rappresenta l’ultima fermata per decidere su che treno salire nel 2015. Il contratto di Redding specifica che la sua permanenza è legata alla disponibilità di una moto factory, e Gresini ha tempo fino al prossimo fine settimana per formalizzare una richiesta a Honda.

Il nodo resta, ovviamente, quello del budget legato soprattutto al main sponsor. Nel caso non si trovassero le coperture necessarie, Redding è pronto a fare le valigie verso nuove destinazioni. Di contatti non mancano, a partire dal team Pramac Ducati ma anche con Marc VDS, che potrebbe sbarcare in classe regina ed accaparrarsi l’Honda factory lasciata libera proprio da Gresini.

Non è probabile, ma se Gresini dovesse interrompere il rapporto con Honda (passando ad Aprilia), le porte sarebbero chiuse anche per Rea (spinto dalla Casa giapponese). In ogni caso, il destino di Rea e Redding sarà deciso “in casa”, a Silverstone.

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