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MotoGP, Aprilia: ultime scelte per il rientro

Albesiano: "Questa è la serie A" Preoccupazione per per le gare saltate in Superbike

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L'Aprilia sta muovendo le ultime pedine per il suo rientro in MotoGP. L'ultimo anno in 250 lo ha corso nel 2009, finendo seconda in campionato dietro la Honda di Aoyama con Hector Barbera. La stagione successiva il motomondiale invece ha dato l'addio alla 125 con il successo di Nico Terol.

A Brno Romano Albesiano sta mettendo assieme gli ultimi tasselli del puzzle. Non può dire molto, nonostante ce ne sarebbero di cose da dire. La prima, che riguarda la Superbike: il Gran Premio del Sud Africa, cancellato nelle scorse settimane, sembra che non sarà recuperato. Un bel danno visto che sono 50 punti non più disponibili e Tom Sykes ne ha 44 di vantaggio su Sylvain Guintoli.

"L'ho saputo ufficialmente oggi. E non è saltato solo il Sud Africa, è mancato anche il round di Mosca…", ricorda Albesiano con una punta di rammarico nella voce.

L'argomento è meritevole di un approfondimento di indagine con il boss della Dorna. Magari per suggerirgli di far correre in contemporanea MotoGP e Superbike. Dove? Con quattro Gran Premi ancora a disposizione l'idea potrebbe essere di far incontrare i due mondi ad Aragon.

"Lì ci sarebbe un plus: il fatto che SBK e MotoGP potrebbero correre su due tracciati diversi, cosa che già fanno nei rispettivi campionati. Non ci sarebbe dunque nessun confronto dei tempi", osserva Albesiano.

La Superbike sembra non essere più una priorità per il manager della casa di Noale. Ed i motivi sono diversi.

"Un problema è che se noi restiamo in Superbike, cosa che non è stata ancora decisa, dobbiamo vincere, perché quando arriviamo secondi, non siamo arrivati secondi: abbiamo perso. Affidare le moto al team di Battà, la cui avventura con Bimota sembra giunta al capolinea? Non so, ma non mi sembra possibile. Il nodo è il fattore economico: qualora restassimo dovremmo assicurare lo sviluppo delle moto, che probabilmente, anzi sicuramente, costa più che portare le RSV-4 in pista".

Un ragionamento condivisibile. Ma cosa porta l'Aprilia a scegliere un campionato piuttosto che un altro.

"Qui si corre in serie A, con tutte le Case impegnate al cento per cento. E' una sfida".

Il rischio in MotoGP, è la volatilità delle regole, di cui l'ultimo esempio è la classe 'Open'. Per non parlare del problema della disponibilità di due slot liberi.

"In effetti quella decisione ci ha colto di sorpresa. Per quanto riguarda i posti sullo schieramento di partenza, non è un problema".

PBM, infatti, dovrebbe ritirarsi. L'impressione è che Albesiano si stia muovendo sulle uova, vorrebbe parlare di più, ma non può. Comprendiamo che sta trattando un rientro, ma l'Aprilia è l'Aprilia ed infatti sta attirando i piloti ancora a spasso come il miele. Radio paddock già dà per certo il binomio Alvaro Bautista-Marco Melandri, peraltro due ex che con Aprilia hanno vinto un titolo mondiale a testa: Alvaro in 125 nel 2006 e Marco in 250 quattro anni prima. Un incontro con il manager di Bautista, Simone Battistella è avvenuto qui a Brno.

"Devo parlare con Alberto Vergani, il manager di Melandri. Sinceramente, non posso dire di più, ma per le nostre prime due stagioni andrebbero bene diversi piloti. Lo stesso Guintoli, o Eugene Laverty o Jonathan Rea, che sono pure qui a Brno".

La probabile coppia Aprilia, comunque, sarà la prima citata: Rea è in orbita Honda e sta parlando con Jorge Martinez Aspar, mentre Eugene, non è un mistero, piace alla Ducati.

Non è ancora tempo, però, di annunci ufficiali, ma ormai il dado è tratto, e l'Aprilia non si tirerà indietro.

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