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MotoGP, Marquez: non ho paura di perdere

"Il primo obiettivo è il titolo". Lorenzo spera in Brno: "in teoria è una delle piste migliori per me e Yamaha"


Non ci vuole la palla di vetro per sapere chi è il favorito per la gara di Brno. Marc Marquez si trincere dietro a un sorriso, ma anche lui ne è consapevole. “Un mese fa abbiamo fatto dei test qui, saranno utili perché avevamo trovato anche un buon setup. Ma le condizioni erano diverse, l’asfalto molto scivoloso”, spiega. Piccolezze, come il fatto che “qui ho sempre faticato, mentre le Yamaha sono forti e lo è stato anche Dani nei test”. Perché l’anno scorso il GP l’ha vinto comunque.

Io sono già orgoglioso delle 10 vittorie che ho conquistato, non sarebbe un problema non vincere l’undicesima. Il mio primo obiettivo è il campionato – continua – Un podio andrebbe bene comunque. A inizio stagione pensavo che raggiungere quota dieci in un anno sarebbe stato difficilissimo e invece ci sono già riuscito”.

Sarà anche sincero, ma al piccolo diavolo non riesce bene giocare di rimessa. E infatti poi dice la verità sul GP di Indianapolis.

Sì, è vero, nei primi giri potevo essere più veloce ma una delle cose più difficile di quella gara era la gestione delle gomme e ho preferito rimanere calmo per attaccare nella seconda parte. Inoltre non volevo stancarmi troppo, 27 giri su quella pista sono duri”.

Ecco perché anche il Repubblica Ceca il copione potrebbe essere ancora una volta uguale a se stesso.

Io non ho paura di perdere, dovrò solo accettarlo. Siete voi giornalisti a mettere pressione, quando accadrà direte che sarà un disastro – ride Marc – Non so chi sia il mio rivale più forte in questo momento, dipende dalla gara, ma penso che Valentino, Jorge e Dani siano a un livello molto simile e possono ancora migliorarsi”.

Certamente è l’obiettivo di Jorge Lorenzo, che vuole sfruttare nel migliore dei modi la carta Brno. “Teoricamente questa è una pista che sia adatta sia alla Yamaha che alla mia guida, ma aspettiamo la pratica – avverte – Comunque sono contento della gara di Brno, l’ho rivista e penso che con una partenza migliore e senza perdere tempo con Rossi e Dovizioso avrei potuto essere attaccato a Marquez, come al Mugello”.

Il gladiatore è tornato e l’arena di questo fine settimana gli sorride.

Trovo la moto più stabile in accelerazione e ora è più facile tenere un ritmo costante – descrive la M1 – Però Honda ha ancora qualcosa in più, specialmente in frenata. Non abbiamo ancora la velocità per combattere ovunque ad armi pari contro Marc, ma qui potrebbe essere diverso”.

La speranza è l’ultima a morire.

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