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Test: SBK a Portimão nel segno di Sykes

Il britannico precede Guintoli e Giugliano. Attimi di paura per Melandri, illeso. Mancano Honda e Suzuki

I test ufficiali della SBK a Portimão – che proseguiranno domani – si sono svolti nel segno del campione in carica e leader in campionato Tom Sykes. Il pilota Kawasaki ha comandato la sparuta pattuglia di piloti in pista (solo 10, Suzuki, Honda e Buell a disertare tra le SBK) con un tempo di 1'43.128, in linea con il giro veloce in Gara Uno (sempre appartenente a lui) di 1'43.167 nonostante le condizioni non ottimali del tracciato (poco gommato, e attraversato da raffiche di forte vento).

Il team Provec è ormai stabilmente tra le realtà di riferimento in ogni weekend di gara, ma non resta con le mani in mano. Anzi: oggi la squadra "ha approfittato delle condizioni calde e non perfettamente ideali della pista per lavorare su elettronica ed assetto della moto di Tom, partendo dalla configurazione usata in gara, per migliorare la trazione", ha raccontato il team manager Guim Roda, aggiungendo che "domani in pista si proverà anche una prima versione della moto in funzione del regolamento 2015, sia con Salom che con i piloti SBK".

Sykes ha percorso una settantina di giri in totale, precedendo l'Aprilia di Sylvain Guintoli (+0.151) e la Ducati di Davide Giugliano (+0.835). Il romano si è concentrato soprattutto sul ritmo, provando insieme al compagno Chaz Davies (sesto a 1.609, ancora non al top dopo il botto di Laguna Seca) nuove regolazioni alla frizione per migliorare lo spunto della Panigale alla partenza, fin qui grande tallone d'Achille della squadra in rosso.

Attimi di paura invece per Marco Melandri, il più veloce all'uscita dai box nel mattino ma caduto nel pomeriggio ad oltre 200 km/h. Il neo-papà ha riportato solo un'escoriazione al ginocchio destro ed una botta alla spalla, ma non ha nulla di rotto. Lo stesso non si può dire per la RSV4 del ravennate, della quale pare sia rimasto ben poco.

Sempre in tema medico, non ha invece avuto problemi a ricevere il nullaosta dei dottori Claudio Corti, che ha saltato la trasferta americana in seguito ad un trauma cranico riportato proprio in Portogallo. Per il comasco, un settimo tempo (+1.904) incoraggiante soprattutto in assenza di aggiornamenti tecnici di rilievo.

Assente Sylvain Barrier, unico alfiere di BMW, dal quale arrivano però notizie incoraggianti. "L’intervento è andato nel migliore dei modi – ha dichiarato il francese – Ora devo stare a riposo per alcuni giorni, per poi riprendere gli allenamenti. Spero proprio di poter gareggiare a Jerez ai primi di settembre ed anche i medici si sono detti ottimisti. L’incidente di Laguna è ormai alle spalle e non vedo l’ora di risalire sulla mia moto".

Domani le prove si chiuderanno con due ore di anticipo rispetto ad oggi, alle sei ora italiana.


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