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Dall'Igna: gioco di squadra tra MotoGP e SBK

"Le consideriamo come un'entità unica, trasferendo informazioni per ottimizzare entrambe"

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La prima volta non si scorda mai, dicono. Nel caso del WDW, probabilmente è vero. Soprattutto per Gigi Dall'Igna, che ha preso le redini del Reparto Corse di Borgo Panigale dopo una lunga e proficua collaborazione con Aprilia. A Misano, l'ingegnere ha toccato con mano la "febbre Rossa", confessando come sia "una grande emozione per me essere qui, dimostra la potenza di questo strepitoso marchio, Ducati è qualcosa di unico nell'ambito delle moto".

SODDISFAZIONE - Tra vari impegni aziendali, il veneto ha anche fatto il punto sul programma sportivo nella Superbike (storica terra di conquista per il marchio italiano) tra presente e futuro.

"Sono veramente contento di quanto dimostrato fin qui, anche se abbiamo bisogno della prima vittoria – ha dichiarato – Faremo di tutto per portarla a casa, la moto è migliorata molto soprattutto sul motore, dove è stato fatto un grosso passo avanti. Ultimamente l'elettronica è cresciuta, considerando MotoGP e SBK come un'unica vero grande entità, cercando il più possibile di trasferire nozioni da una parte all'altra e portando avanti la sperimentazione su entrambi i fronti per poi riunire l'informazione ed ottimizzare il tutto".

NUOVO REGOLAMENTO SBK OK - Lo sguardo di Dall'Igna punta però al 2015, quando un sostanziale cambio del regolamento (ancora più vicino alla produzione di serie) dovrebbe teoricamente proiettare Ducati al vertice della categoria, facendo diventare la Panigale (già "pistaiola" chiavi in mano) la moto di riferimento.

"Il nuovo regolamento mi pare buono per ridurre la sofisticazione, che porta ad ottenere un risparmio economico importante in una situazione come quella attuale – ha aggiunto – Credo che Ducati possa fare bene ma niente è scontato. Bisogna riuscire a interpretare bene le regole, per ottenere il massimo da una moto fantastica, ma credo che potremo fare la differenza".

POTENZIALE ALTO - Accanto a Dall'Igna c'era ovviamente anche l'ex-rivale ed ora collega Ernesto Marinelli, responsabile SBK di Ducati, ed i piloti Davide Giugliano e Chaz Davies. "Possiamo fare solo bene da qui in poi – ha detto GiuglianoDo sempre il 120% ogni volta che entro in pista. La moto è migliorata tantissimo, e già dai test invernali io e Chaz siamo stati veloci su tante piste. Il potenziale è alto, abbiamo sempre puntato al podio o alla vittoria. Sul podio ci siamo saliti entrambi, la vittoria è molto vicina e sono sicuro che ce la possiamo fare".

SFORTUNA - Manca forse un po' di margine, ed esperienza. "A Laguna Seca eravamo molto veloci ed era possibile vincere, soprattutto per Chaz, ma è andata diversamente – ha analizzato GiuglianoAbbiamo avuto un po' di sfortuna, io forse ho perso un po' la concentrazione con le ripartente in Gara2. C'è qualcosa che ancora mi sfugge nella preparazione della gara, a livello di lucidità, ho fatto qualche errore di troppo e che non era giusto fare. Sto lavorando molto su me stesso per migliorare mentalmente".

MANCA LA VITTORIA - "La prima metà stagione ha evidenziato i progressi di Ducati come moto e miei in sella – la replica di Davies – Sono sempre più a mio agio e più vicino al vertice, e mi diverto davvero tanto a correre. Ci manca solo la vittoria, ma tutti stanno dando il massimo. Se continuiamo così, non passerà molto tempo prima di arrivarci".

Bilancio positivo anche per Marinelli, che ha evidenziato come Giugliano e Davies abbiano "stili di guida differenti ma setup simili ed una direzione comune per lo sviluppo. Questo ci consente di anticipare i tempi e portare avanti un programma preciso. Prima della stagione sono convinto che arriverà la prima vittoria della Panigale".

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