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SBK, Sykes a quota 8, ma "nessuna strategia"

"In Gara Due ho osato". Guintoli: "Tom imbattibile nello sprint". Rea: "Meglio che a Portimão"


"To win ugly" – vincere senza badare a giocare esteticamente bene o strafare, basandosi su un semplice calcolo dei valori tecnici e delle probabilità – è un concetto noto nel tennis. Ne parla spesso Andre Agassi nella sua biografia, e Tom Sykes sembra aver studiato la lezione. A Laguna Seca, le Aprilia sembravano destinate ad erodere il vantaggio del campione in carica, che invece lascia la California con un punto in più su Sylvain Guintoli (44) e ben 64 su Jonathan Rea grazie ad un terzo posto ed una vittoria rocambolesca nella seconda gara sprint.

"Per come era andata lo scorso anno, sapevo che sarebbe stata una gara difficile per noi – ha detto Sykes, all'ottava vittoria dell'anno – Se mi avessero detto che avrei chiuso con una vittoria ed un punto in più di vantaggio in classifica su Guintoli ci avrei messo la firma".

Non si può comunque dire che la prestazione di Sykes abbia annoiato. In Gara Uno, il pilota Kawasaki si è addirittura concesso un'uscita di pista al Cavatappi (senza sorpasso annesso, però) degna di Marc Marquez o Valentino Rossi. La capacità di apportare piccole modifiche ad ogni uscita dai box ed erodere il vantaggio di Aprilia ha però fatto la differenza.

"In Gara Uno la moto andava bene, solo non abbastanza per vincere. Marco e Sylvain hanno un ottimo record qui, e molta più esperienza di me grazie ai trascorsi in MotoGP. Ci mancava solo un po' di trazione. Nella seconda gara non c'era una strategia, si trattava di dare tutto e subito. Abbiamo fatto dei piccoli cambiamenti in positivo dopo la prima gara, poi ogni volta dopo le bandiere rosse. Sono contento di aver esteso il mio vantaggio".

Copione amaro per Sylvain Guintoli, che ha aumentato il bottino rispetto allo scorso anno (fu due volte quinto) ma lascia l'America ancora più lontano da Sykes in classifica.

"Le bandiere rosse di Gara2 mi hanno fatto tornare in mente lo scorso anno, pensavo di poter ribaltare il risultato ma Sykes sulla corta distanza è davvero imbattibile – ha detto Guintoli In Gara Uno mi sentivo bene, avrei anche potuto attaccare Marco ma ho preferito rimanere a ruota. Da metà gara in poi lui era davvero veloce, ha guidato benissimo e non ho potuto rispondere ai suoi tempi. Noi ci siamo, non molliamo, ma durante la pausa estiva dovremo lavorare per tornare in pista ancora più forti".

Nella lotteria di una gara da sette giri, ha giocato trovato il biglietto giusto anche Jonathan Rea, terzo in Gara Due e tornato in terza posizione nella classifica iridata grazie anche alla prima vera "stecca" di Loris Baz.

"Avrei potuto essere più competitivo in Gara Uno ma ho pagato caro le brutte qualifiche – ha detto Rea – Le bandiere rosse invece mi hanno dato una mano, migliorando la mia posizione di partenza. Dopo metà gara, mi sentivo di avere la moto giusta per gareggiare in testa, ma è difficile sorpassare a Laguna ed ho dovuto fare alcune manovre aggressive. Questo podio comunque ha quasi un miglior sapore della vittoria in Portogallo".

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