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SBK, Laguna Seca: Sykes si conferma al mattino

WUP - Continua il confronto Ducati-Aprilia subito dietro il campione del mondo. Secondo Davies, terzo Melandri

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Non contento della Pole position stratosferica conquistata ieri, Tom Sykes si ripete anche nella mattinata statunitense di Laguna Seca, facendo suo anche il warm-up. L'inglese sta mostrando tutta la sua potenza in California, ma per la gara dovrà fare i conti con diversi avversari.

Ma andiamo con ordine: miglior tempo per la Kawasaki numero Uno in 1'23.119, che stacca di soli 40 millesimi di secondo uno dei sicuri protagonisti delle gare pomeridiane, Chaz Davies con la Ducati 1199 Panigale.

Il gallese è parso particolarmente aggressivo ed in forma in questo fine settimana, ed il risultato di questo warm-up conferma quanto fatto durante la Superpole. Conferme che arrivano anche dagli altri protagonisti attesi di questo week-end a stelle e strisce.

Nonostante la quinta piazza in qualifica, Marco Melandri ha mostrato un bel passo-gara, ed anche in quest'ultima sessione prima della prima manche, il ravennate chiude in terza posizione a +0.180 dal tempo di Sykes.

Un Melandri che precede Sylvain Guintoli, a 349 millesimi di ritardo, e Davide Giugliano (+0.431) a chiudere questa "doppia coppia" Aprilia-Ducati. Sesta piazza per Johnatan Rea, che termina la sessione in 1'23.586, a precedere proprio il suo compagno di squadra Leon Haslam (+0.565) e Toni Elias con l'Aprilia RSV-4 factory privata, staccato di 0.772 secondi dalla vetta. Ancora in affanno invece le Suzuki con Eugene Laverty, vincitore lo scorso anno proprio qui a Laguna Seca, solamente nono a 926 millesimi di secondo e Alex Lowes che accusa 1.285 secondi di ritardo.

La migliore delle EVO è la Ducati Panigale di Niccolò Canepa, ancora una volta performante in questo circuito con il tempo di 1'24.700, mentre conferma il suo rapporto conflittuale con la pista Loris Baz, dodicesimo con la Kawasaki ufficiale e con un ritardo dal suo compagno di box di 1.625 secondi. Stesso identico tempo al millesimo per David Salom che precede la BMW S1000RR di Sylvain Barrier, e le due Bimota BB3 EVO di Iddon e Badovini.

A seguire Staring, Guarnoni, Morais, camier con la MV Agusta F4 in sostituzione del temporaneamente acciaccato Claudio Corti, Andreoozi con la Kawasaki EVO del team Pedercini, le due EBR di Yates e May che accusano finalmente ritardi in linea con i suoi avversari. Sarà l'aria di casa, sarà la conoscenza del circuito di due vecchie volpi a stelle e strisce come i due piloti yankee, ma è da sottolineare comunque come Yates abbia sostanzialmente lo stesso tempo di Andreozzi e accusi un decimo di ritardo da Camier.


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