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SBK, Laguna Seca: Ducati e Aprilia al top

Tre moto italiane al vertice. Ducati a due velocità (9º Giugliano), 83 millesimi tra Guintoli e Melandri

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La Little Italy più famosa rimane probabilmente quella di New York, ma i colori del Bel Paese donano anche a Monterey. Nel venerdì di prove cronometrate, tre moto italiane si sono issate in vetta alla classifica dei tempi: la Ducati di Chaz Davies e le Aprilia di Sylvain Guintoli e Marco Melandri.

Il gallese conosce bene la pista dai tempi in cui correva in AMA, ed ha fermato il cronometro sul tempo di 1'23.293, non lontano dal best lap dello scorso anno in qualifica (1'22.683 di Guintoli) nonostante non abbia ancora montato la gomma da gara.

Tutto ciò, racconta Davies, facendo solo "qualche piccola modifica durante la giornata, e sembra che tutto stia funzionando bene. Siamo in una fase positiva; dopo i risultati di Misano e di Portimao siamo arrivati a Laguna consapevoli del fatto che la Panigale avrebbe potuto comportarsi bene qua, e per adesso le cose stanno andando nella giusta direzione. Vediamo cosa riusciremo a fare domani in  Superpole, le qualifiche non sono il mio punto di forza, ma mi sento bene e spero di poter lottare per un posto in prima fila".

La Panigale è però andata fin qui a due velocità, con Davide Giugliano (protagonista lo scorso anno tra le colline californiane) soltanto nono. Il distacco del romano (+0.641) non è preoccupante ma, come dice lui stesso,  resta "ancora un po’ di lavoro da fare…Mi manca un po’ di feeling in frenata, la moto non chiude la curva come vorrei e quindi siamo in ritardo. D’altra parte è un bene che Chaz stia andando forte, perché significa che la moto può essere performante".

Più costante invece il rendimento di Aprilia, con soli 83 millesimi a separare Guintoli da Melandri. Dopo il pasticcio di Gara Due in Portogallo, il primo obiettivo è quello di mettersi alle spalle Sykes in ogni occasione, con entrambi i piloti. Missione compiuta fin qui, dal momento che il britannico ha chiuso con il quinto tempo.

"Il feeling con la moto è già promettente, così come i tempi sul giro – ha dichiarato GuintoliAbbiamo lavorato davvero molto sul passo di gara e sotto questo punto di vista credo di aver raggiunto un buon livello. Ci restano ancora un paio di configurazioni da provare nelle prossime libere per cercare di limare ancora qualche decimo".

"E' stata una giornata lunga, densa di lavoro, tre turni sono piuttosto pesanti – la replica di MelandriAbbiamo fatto tesoro anche di qualche errore commesso nelle scorse gare, a livello di false sensazioni. Abbiamo lavorato bene sul passo di gara e in questa ottica il setting mi sembra già buono. Ora voglio cercare margini di miglioramento nella situazione di gomma nuova e abbiamo a disposizione le ultime libere prima della Superpole per migliorare anche questo aspetto".

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