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SBK, Superbike: quo vadis, Bimota?

La BB3 vola nella EVO con Badovini e Iddon, ma corre anche contro il tempo per l'omologazione

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Poco più di un mese, questo è il tempo rimasto a Bimota per omologare la BB3 in Superbike. La quota da raggiungere è di 125 moto entro il 13 agosto, una cifra solo apparentemente abbordabile in un momento di crisi economica e mercato stagnante. Dopo Laguna Seca, Dorna e FIM si recheranno nuovamente a Rimini per esaminare la produzione. Il verdetto finale, allo stato attuale, è tutt'altro che scontato.

A favore della Casa gioca il fatto che, secondo le specifiche di omologazione, le moto ancora non vendute (per contare quelle basta la documentazione) non debbano essere completamente assemblate. Basterebbe, insomma, che ci fossero tutti componenti per farlo. La differenza tra i due casi non è banale, soprattutto per una piccola azienda basata su produzione sostanzialmente artigianale, senza catena di montaggio né risorse umane particolarmente abbondanti (si parla di una decina di addetti all'assemblaggio, che però non si occupa solo della BB3).

D'altro canto, sembra però che gli ordini di alcuni componenti (come ad esempio i motori BMW) non siano ancora stati ultimati nelle quantità previste. Anzi, si parla di cifre ben inferiori al numero richiesto. Fonti interne alla squadra hanno poi confermato come, nonostante i buoni riscontri iniziali di mercato, rispettare la scadenza del 13 agosto (a 4 mesi esatti dalla prima gara, ad Aragon) non sia un obiettivo impossibile da raggiungere, ma nemmeno facile. Tutto ciò spiegherebbe anche l'assenza dei vertici aziendali a Portimão, presumibilmente concentrati esclusivamente sull'adempimento delle scadenze. Manca anche il patron di Alstare, Francis Batta, ma per motivi personali.

Va anche sottolineato come, attualmente, il problema in generale non sia tanto produrre moto, ma venderle. Il prezzo di mercato della BB3 si aggira intorno ai 40mila euro, una cifra non alla portata di tutti, che suggerisce il business model tipico di un bene di lusso: pochi prodotti venduti, ma ad un alto prezzo. Le quote di produzione attualmente richieste – 250 moto entro fine 2014, 1000 (che diventeranno quasi sicuramente 500) entro la fine del 2015 – mettono però a dura prova la capacità di investimento di qualsiasi Casa, figurarsi quelle di dimensioni più piccole.

L'unica certezza è che la moto schierata dall'equipe belga vada più che bene. Lotta spesso ai vertici della EVO, ed è anche estremamente affidabile. Dopo Laguna Seca, al ritorno del circus nella base Europa, si tracceranno nuovi contorni di questa avventura.

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