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Ducati Monster 821: velocità nuda e cruda

VIDEO - Tra le curve della Futa, abbiamo messo alla prova la media nuda di Borgo Panigale

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Lo chiamano il Pistino. Curve tecniche, veloci, miste. E poi allunghi con il fiato in gola. Manopola del gas in mano, a giocare con l'apertura della farfalla, per poi attaccarsi ai freni. La moto inserisce, tiene bene, dentro il casco lo sguardo brilla di luce propria, scrutando la prossima curva che sta arrivando presto, fin troppo presto. Il suono del motore, quel Testastretta che ci troviamo in mezzo alle gambe, penetra le orecchie con un allungo fino a 10.000 giri/min, del tutto assimilabile al riff di chitarra dei Motorhead in 'Ace of Spades'. Duro, puro, senza fronzoli. Strada statale 65, passo della Futa, la nostra Terra di Mezzo. Il nostro anello si chiama Ducati Monster 821.


UNO SGUARDO AL MOSTRO - Facciamo un salto indietro: Bologna, terra madre di Borgo Panigale è la location dove Ducati ha voluto mostrare la sua nuova media nuda. D'altronde, dopo la sorella maggiore da 1200 cc, il passo successivo era logico, quando tra le mani ci si ritrova un motore Testastretta da 821cc, già utilizzato per la Hypermotard e Hyperstrada.

Rivoluzione silenziosa per certi tratti, con l'abbandono - temporaneo - dei motori a due valvole ad aria tra le fila della casa in Rosso. Stessa base, stessa anima della sorella maggiore, ma con tratti specifici e caratteriali ben definiti: il forcellone è bibraccio, tanto per fare un esempio, ma ciò che, prima di ogni cosa cambia, sono le quote ciclistiche. Inclinazione del canotto e avancorsa risultano uguali (24,3 gradi e 93,2 mm), cambia invece un interasse di 31mm inferiore. Modifiche di sostanza più che di forma. Rispetto alla sua progenitrice 796 inoltre, è stato arretrato e abbassato il baricentro.

Se da un lato il telaio è lo stesso della sorella, a cambiare ci pensa la ciclistica, con le forcelle anteriori non regolabili, ed il mono. Anche la pompa freno anteriore è assiale e non radiale. A frenare ecco le Brembo monoblocco. Cambia inoltre la trasmissione secondaria, con il passo da 520, e le dimensioni dello pneumatico posteriore, il Pirelli Diablo Rosso II da 180/60.

A dirla tutta, le modifiche non lesinano anche il propulsore: nel Monster il Testastretta 11° ha bronzine di banco, frizione in bagno d'olio APTC con sistema antisaltellamento. Immancabili oramai i Riding Mode - Urban, Touring, Sport - con controllo di trazione e ABS regolabili, ed il Safety Pack. Peso? 205 kg in ordine di marcia, con serbatoio riempito al 90%. Ultima informazione prima di infilarci casco e guanti rigaurda il prezzo: si parte da 9.990 Euro.

 


TRA I CORDOLI DELLA FUTA - Casco allacciato, parata per Bologna dove il mio rombo si confonde con quello di altri trenta esemplari. Armonia. In chiave rock, ma comunque armonia. La mappa su Urban è morbidissima, pacata, perfetta per destreggiarsi nel traffico con la potenza castrata ma sufficente. Il Monster è Dottor Jeckyll, ma basta prendere la strada che porta alla nostra Terra di Mezzo, cambiamo mappatura e diventa Mr. Hyde. Ci siamo, davanti a me un paio di colleghi e sono pronto ad affrontare la Futa. Seconda-terza e ancora seconda: il Monster ha un tiro lungo fin dai 3000 giri/min.

E' potente, penetrante, e mi lancia fuori dalle curve con un'erogazione fluida e senza strappi, secca e corposa. Non ha la botta della sorella maggiore, ma i 112 cavalli e i 9,1 kgm di coppia si sentano tutti. Potenza, anzi,  adrenalina pura quando passo alla mappatura Sport: è come avere una freccia pronta a scoccare, con il traction control che entra - a livello 2 - solo quando esageriamo pesantemente sulla manopola destra.

Niente tagli, solo la giusta regolazione di potenza che fa chiudere la curva. In sella si sta ben incastonati, piuttosto comodi per un tester di 170cm, con le braccia ben piegate e non distese sul mabubrio. La triangolazione manubrio-sella-pedane è aggressiva ma non troppo. Peccato solo per il posizionamento delle pedane per il passeggero che intralciano un poco. Moto dura e pura, il Monster 821 vuole essere guidato in fluidità.

E' una belva grintosa che vuole essere guidata con il busto. Forzare troppo sul manubrio la rende troppo rigida, meglio sfruttare la sua potenza e la sua accelerazione impostando i movimenti dalla sella. Capitolo ciclistica: la parola d'ordine è equilibrio. Il Monster 821 è leggero, velocissimo a scendere in piega, e sopratutto equilibrato. Lo spostamento del baricentro e l'interasse ridotto l'hanno resa una pallottola pronta a prendere la corda con il solo sguardo pronto ad affrontare la serie di curve della Futa.

La forcella non è regolabile è vero, ma lavora molto bene: affonda in un primo momento ma poi sostiene bene. Stesso discorso per il mono posteriore, sufficentemente rigido per andature "vivaci", ma comunque molto buono per coprire le asperità del manto. Il Monster 821 è un'arma da divertimento. Senza fronzoli, senza pensieri. E' velocità pura, con l'adrenalina che schizza diretta dal cervello al polso destro per affrontare tutte le curve del Pistino.

Si gioca con il gas, spalancando senza ritegno, con ciclistica e gomma che permettono angoli di piega eccellenti. Frena forte, anche troppo per certi versi. L'anteriore attacca subito e quasi mette in crisi l'assetto, mentre un piccolo neo risulta il freno posteriore, fin troppo duro sul pedale.


Via il casco ed i guanti. Abbiamo appena affrontato il Pistino, e il sorriso è ancora dentro di noi. Quella luce negli occhi ripercorre ancora una volta le curve che abbiamo guidato, sfidato. Ci siamo divertiti, e tanto, senza fronzoli, ma solo attaccando ogni curva che ci si presentava davanti.

E poco importa se la moto scalda un pò troppo: l'adrenalina scorre forte tra le mani che bruciano con i calli ben evidenti. Diavolo di un Monster: sei un dardo pronto a scoccare quando ruotiamo senza ritegno la manopola destra. Sei velocità nuda e pura, il mio Anello. La Terra di Mezzo ha emesso il suo verdetto.

GALLERY TEST MONSTER 821

Abbiamo affrontato le curve della Futa con il seguente materiale tecnico Dainese:

 

Casco AGV AX8 Evo Naked

L’AX-8 Evo Naked è un casco stradale dall'aspetto aggressivo adatto a una vasta gamma di motocilette che comprende le moderne Streetfighter, le Supermoto ma anche le Naked entry level. Si rivolge ad una nuova generazione di road riders dalla forte personalità, alla costante ricerca di un look distintivo e di emozioni forti. Linee tese e moderne, peso contenuto, grande aerazione sono caratteristiche che lo rendono adatto anche ai motociclisti più evoluti. La calotta in fibra tricomposita vetro-aramidica-carbonio garantisce sicurezza e leggerezza (1500 g nella taglia M, versione ECE 2205). La finestra visiera di grandi dimensioni offre una visuale ampia anche nelle condizioni più difficili. La visiera è antigraffio e antifog. Il CX da primato (0,55) ne fa un casco ideale per moto poco protettive aerodinamicamente. La calotta esterna è in 3 taglie con stratificazione SSL (Fibra di vetro, aramidica, Carbonio). L’interno offre la ventilazione IVS (Integrated Ventilation System) con ampie canalizzazioni ricavate direttamente nella calotta per un flusso d’aria più efficace all’interno del casco e migliori prestazioni aerodinamiche, e sulla calotta ci sono 3 prese d’aria anteriori e 2 estrattori posteriori. In più una presa aria sulla mentoniera con posizione aperto/chiuso facilmente removibile e sostituibile senza attrezzi e intercambiabile con quella dell’AX-8 EVO. La visiera è in policarbonato antigraffio ed antifog, e il meccanismo ha la possibilità di personalizzazione apertura. Interni completamente removibili e lavabili, cinturino con regolazione a doppia D. 8 taglie (fino alla XXXL).

 

 

ARCHIVIO PELLE

Il borbottio dei cilindri al minimo, le luci che si riflettono sul serbatoio lucido e sulla cromatura degli scarichi, l’odore dell’olio bruciato. Il fascino del mondo degli anni ’60 e’70 è celebrato in questo giubbotto dalla grande personalità e dai dettagli curati, che prende il nome dall’archivio Dainese, dal quale trae ispirazione.
Archivio Pelle è confezionato in pelle bovina tinta in capo per donargli un look vissuto e vintage, che maschera soluzioni tecniche moderne come le protezioni morbide Pro-Shape e la predisposizione per il paraschiena. I richiami alle leggende del motociclismo che lo caratterizzano, rendono questo giubbotto un must buy per tutti gli amanti della storia del motociclismo.

 

FULL METAL PRO

Tutta la tecnologia e l’esperienza maturata da Dainese nelle corse e nella collaborazione con i grandi campioni del motociclismo ha portato allo sviluppo di questo guanto racing dal livello di sicurezza elevatissimo, e che mantiene allo stesso tempo un grande comfort di guida. Costruito utilizzando i materiali più resistenti e all’avanguardia, come titanio, fibra di carbonio, filo di Kevlar®, per consentire un’elevatissima resistenza all’abrasione e all’assorbimento degli impatti, presenta soluzioni tecniche frutto dello studio ergonomico e dei punti più sollecitati in caso di caduta.

 

P. D1 DENIM

Pantaloni in tessuto denim, rinforzi interni con maglina in fibra di marca. Kevlar® ; Pro-Shape: protettori morbidi certificati secondo la norma EN 1621.1/97


 

LONG RANGE C2 D-WP

Viaggiare, attraversando valli e monti, città e campagne, fino al mare ed oltre. La moto come mezzo per scoprire il mondo e lasciarsi la quotidianità alle spalle. Long Range è studiato per i moto-turisti attenti a sostanza e qualità.
Dotato di inserti in nylon sui malleoli e inserto in TPU sulla tibia, questo stivale impermeabile in pelle bovina presenta una chiusura laterale con zip e velcro dalla facile apertura. L’ergonomia della tomaia e l’utilizzo di inserti in tessuto elastico facilitano il movimento del piede durante la guida e una volta scesi di sella, per consentire un comfort adeguato anche dopo molte ore di utilizzo.

 

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