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MotoGP, Pernat:prendo Dovizioso e striglio Rossi

AUDIO. L'opinione sul GP Assen: "sembra che Lorenzo si stia perdendo, ricorda quello del 2008"


La MotoGP ha un punto fermo, Marc Marquez. Cambiano i rivali, le piste, le condizioni atmosferiche ma non il vincitore. Assen è stata anche il teatro dell’impresa di Andrea Dovizioso, capace di sfruttare al meglio la sua Ducati, e di una delle giornate più nere per Jorge Lorenzo. In mezzo ai due c’è Valentino Rossi, candidato per il podio che però ha compromesso per una scelta sbagliata.

Tutti temi che Carlo Pernat ha commentato nel suo stile provocatorio, da navigato conoscitore del paddock qual è.

Oltre al solito Marquez, l’ottava meraviglia come lo chiamiamo, sugli scudi un Andrea Dovizioso che in queste condizioni è un pilota molto forte, quasi imbattibile. Ha una sensibilità che gli altri non hanno e la Ducati deve confermarlo perché è lui quello che può far fare lo step decisivo alla moto”.

Capisco la scelta di Valentino, perché vuole stupire, ma oggi l’hanno fatta solo lui, Hernandez e Pol Espargarò – continua il manager - I primi sei solitamente hanno sempre la stessa gomma, in modo che anche in caso di sbaglio nessuno sarebbe avvantaggiato sugli altri. Per questo è stato un azzardo che non è da Valentino, è un jolly che non doveva giocarsi. A bocce ferme è facile giudicare, ma questo tipo di scelte un pilota che si gioca un mondiale non le deve fare. Mi ricorda la Ducati nel 2009 con Hayden e Stoner che partirono con le gomme da bagnato sull’asciutto e arrivarono al traguardo doppiati. I cronologici fanno capire che oggi Valentino avrebbe potuto giocarsi il podio. Lo capisco, ma ha fatto un errore. Forse nessuno al momento può battere Marquez e forse anche Valentino lo sa e quindi ha fatto quella scelta per sfruttare un eventuale aiuto dal meteo”.

C’è un terzo punto su cui soffermarsi: Lorenzo che mi sembra tornato quello del 2008 – conclude - Ha parlato di paura ed è una brutta cosa quando un pilota lo fa, perché è difficile poi correre in quelle condizioni. Spero che non sia così, perché lui è un pilota fortissimo però questa è la stagione peggiore che gli potesse capitare. Mi viene in mente che il Mugello sia stato un GP non ‘di testa’ ma per l’ingaggio, visto che glielo stavano diminuendo. Mi sembra che Jorge si stia perdendo, speriamo di no”.

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