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SBK, Misano: Sykes batte il dolore e torna in pole

Ventunesima Superpole per il britannico, a digiuno da Aragon. Giugliano 2º, quinto Melandri

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Più forte del dolore al polso, ancora visibilmente malconcio e gonfio dopo l'incidente di Gara1 a Sepang (nel quale è stato incolpevolmente coinvolto), Tom Sykes ha conquistato a Misano la seconda Superpole stagionale e ventunesima in carriera interrompendo un digiuno che durava da quattro gare (Aragon). Come se non bastasse, il campione in carica ha anche siglato il nuovo best lap, portando per la prima volta nella storia una Superbike sotto 1'35 sul tracciato di Santa Monica, fermandosi (si fa per dire) a 1'34.883.

Alle sue spalle, Davide Giugliano (+0.196) si è dovuto accontentare del secondo posto dopo aver vestito i panni della lepre ed essere stato in testa fino al minuto finale. Il romano si conferma così uno specialista del giro secco, ma a rincuorarlo è soprattutto un 1'35 alto con gomma da gara. Chiude la prima fila Sylvain Guintoli (+0.223) davanti a Loris Baz e Marco Melandri. Solo ottavo Jonathan Rea (+0.792) davanti a Eugene Laverty ed un ottimo Niccolò Canepa, decimo sulla EVO con le SBK di Alex Lowes e Leon Haslam alle sue spalle. Le dichiarazioni dal parco chiuso:

Tom Sykes: "La moto oggi era fantastica. Ringrazio il team per averla sistemata. Il problema al polso credo mi tolga 3/4 decimi al giro, ma sono orgoglioso di aver battuto il record di Corser (resisteva dal 2010, nda)".

Davide Giugliano: "Io guido così, in modo forse spettacolare, e mi diverto. L'importante però è andare forte, ed oggi è andata bene. Tom ha fatto un gran giro, io ho commesso una sbavatura in un paio di staccate. La prima fila è importante qui a Misano e mi sento pronto per la gara".

Sylvain Guintoli: "Ho sbagliato al T1, ma la prima fila è importante perché la prima parte della pista è piuttosto stretta. Ho provato diversi assetti e siamo a posto. Domani anche Melandri sarà della partita".

SP2 – Giugliano è il più veloce all'uscita dai blocchi con un 1'39.950, seguito da Guintoli, Elias, Melandri Baz, e Davies. Solo settimo Rea, davanti a Laverty, Sykes e Lowes. Ultimo della lista, ed unico della EVO in grado di accedere alla seconda sessione, Canepa. Davies e Melandri risalgono prima del consueto rientro ai box, portandosi rispettivamente in terza e quarta posizione.

Il romano è indiavolato, e con la gomma da tempo arriva a 1'35.079. Guintoli però non molla la presa, e chiude a soli 27 millesimi. Tra loro due ed il resto degli avversari c'è inizialmente un secondo. Poi Melandri risale al terzo posto, staccato di tre decimi. Sykes naviga ai margini della Top 10, per poi rimettersi i panni di Mr. Superpole ed accendere due caschi rossi negli ultimi settore, siglando un 1'34.883 che è il nuovo best lap di categoria. Nessuno riesce ad insidiarlo, e le posizioni restano da qui in poi invariate al vertice. Giugliano e Guintoli restano in prima fila, con Baz quarto davanti a Melandri ed Elias. Seguono Davies (settimo), Rea, Laverty, Canepa (decimo sulla EVO), Lowes ed Haslam.

SP1 – Elias apre le ostilità con un 1'37.650, un decimo più veloce di Canepa. Seguono, a mezzo secondo o più, Salom, Corti, Barrier, Baiocco e Badovini. Lo spagnolo di Red Devils, unico pilota non EVO nella sessione insieme a Corti, scende poi a 1'36.933, estendendo il proprio vantaggio su Salom, primo degli inseguitori, a sette decimi.

Dopo la sosta ai box, i tempi si abbassano notevolmente con l'utilizzo della gomma da tempo. Elias continua a fare la lepre in 1'36.0, mentre Canepa risale in seconda posizione a cinque decimi. Quattro decimi più lento, Baiocco è il primo degli esclusi davanti a Badovini e Corti. Lo spagnolo ex-campione della Moto2 sigilla poi la qualificazione con 1'35.961 davanti a Canepa. Seguono Salom, Baiocco, Badovini, Corti, Barrier, Goi, Morais e Foret.

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