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MotoGP, Ducati e Suzuki chiavi di volta del mercato

Crutchlow potrebbe innescare un effetto a catena se decidesse di andarsene dalla squadra ufficiale

Ducati e Suzuki chiavi di volta del mercato

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Marc Marquez è stato il più veloce, firmando il rinnovo con la Honda a tempo di record. Lo segue in classifica e ai tavoli delle trattative Valentino Rossi che ha promesso a Barcellona che l’annuncio del nuovo contratto con Yamaha arriverà a breve. Continuiamo con il terzo in campionato, Dani Pedrosa. Lo spagnolo ha avuto qualche contatto con Suzuki, ma la sua richiesta è stata ritenuta troppo esosa. Nakamoto ha dichiarato che non si è ancora seduto a parlare con Dani ma che è al momento l’unica opzione e anche per lui il rinnovo appare scontato.

Da questa situazione, risulta chiaro che gli unici due team ufficiali che possono influire sul mercato piloti sono Ducati e Suzuki. È da mesi, addirittura dai test invernali, che si parla di un interessamento di Lorenzo per la Rossa. Tante voci ma poco di concreto. È difficile che il maiorchino lasci la M1 per un salto nel buio sulla Desmosedici. I tempi non sono ancora maturi e Jorge sa che per lottare per il titolo nel 2015 ha bisogno di sicurezze, che solo la Yamaha gli può dare.

In teoria Ducati avrebbe già i piloti per la prossima stagione. Andrea Dovizioso, che ha tastato anche la strada Suzuki, ha portato la Desmosedici già sul podio ed è un ottimo collaudatore, oltre che un pilota che riesce a ottenere sempre il massimo dal materiale attuale riuscendo a tenere a freno solo la sua lingua. Piace a Dall’Igna, piace allo sponsor e il Dovi vorrebbe godersi i frutti di un lavoro lungo che ha dato poche soddisfazioni.

Discorso diverso per Crutchlow, che ha un’opzione per il 2015 con Ducati, a suo favore, e tempo fino alla fine di luglio per farla valere. L’amore tra l’Inghilterra e l’Italia però non è mai sbocciato. Cal potrebbe decidere di interrompere subito il rapporto, magari potendo contare su una buonuscita. L’inglese approderebbe così in Suzuki e lascerebbe la sua D16 ufficiale ad Andrea Iannone. Il pilota di Vasto non ha mai nascosto di volere un trattamento ‘full factory’ per la prossima stagione e il suo arrivo sarebbe gradito anche allo sponsor.

Allo stesso tempo, il suo posto in Pramac diventerebbe vacante, mentre Hernandez sembra avviarsi verso la riconferma. Per salire su quella moto, ci sarebbe in pole position Tito Rabat. La sua attuale squadra, Marc VDS, vorrebbe fare il salto in MotoGP il prossimo anno con una Kalex motorizzata Yamaha ma Dorna per adesso sta prendendo tempo e non ha ancora assicurato al team un posto nello schieramento. Se le cose non si sistemassero in tempo brevi, l’attuale leader della Moto2 potrebbe quindi approdare in Ducati.

Rimane ancora il nodo Suzuki che, come ha scherzato Brivio, dovrebbe “schierare sette o otto moto per accontentare tutti i piloti che ci attribuiscono”. La lista è in effetti lunga e alla porta del manager sono in tanti a bussare. Tra cui Stefan Bradl e Alvaro Bautista che non hanno ancora certezze per il 2015. Lo spagnolo è inoltre l’ultimo pilota a avere guidato il vecchio modello e quello con più rapporti ad Hamamatsu.

Per il prossimo anno, quindi, probabilmente non ci saranno colpi clamorosi ma la scacchiera ha ben poche pedine già al loro posto.

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