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Misano: la SBK al giro di boa in Riviera

Melandri cerca conferme, Kawasaki una pace precaria. Giugliano e Rea mine vaganti

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Dopo una gita "fuori porta" nella giungla malese di Sepang, il campionato Superbike è pronto a sbarcare nella riviera romagnola a Misano Adriatico. Il settimo appuntamento della stagione delle derivate di serie coincide con il giro di boa (13 round in calendario) e si apre con più dubbi che certezze. Perché, se da un lato Aprilia a Kawasaki sono e restano le moto da battere, i rispettivi alfieri si trovano a fronteggiare situazioni tutt'altro che scontate. E la concorrenza, come al solito, non vede l'ora di approfittarne.

Partendo dalla Casa di Noale, i riflettori sono ovviamente puntati su Marco Melandri. Dopo un inizio di stagione sofferto e altalenante, il ravennate ha finalmente trovato fiducia e continuità in Malesia, dove ha fatto bottino pieno con due vittorie e duelli spettacolari con i principali contendenti al titolo. Ora servono conferme, ed il circuito di casa può venirgli in aiuto. Non tanto per il suo record personale (un terzo posto nel 2011 come miglior risultato in quattro manche disputate), quanto per quello di Aprilia, che con Max Biaggi ha ottenuto due doppiette (2010 e 2012) e due secondi posti (2011). Le temperature estive poi, come già evidenziato a Sepang, potrebbero favorire la performance delle gomme sulla RSV4, che semmai è più in difficoltà con asfalto freddo.

Passando invece a Kawasaki, la rivalità tra Tom Sykes e Loris Baz ha ufficialmente superato le temperature di guardia. Dopo qualche discussione a Donington, i due sono passati dalle parole ai fatti in Malesia. Una veniale sbavatura del francese in Gara1 a Sepang ha spedito il compagno di squadra per le terre, fortunatamente senza conseguenze fisiche a parte un polso destro malconcio. Scuse fatte, e accettate, ma con casco e tuta indosso sarà interessante vedere come si svilupperà una rivalità che fa più bene al campionato che al team interno.

Gli ultimi due GP hanno anche confermato come i progressi fatti da Honda e Ducati non siano ancora sufficienti per impensierire costantemente le prime della classe. Il nuovo regolamento, che premia per esempio longevità a scapito di prestazione pura, dovrebbe livellare ulteriormente la competizione, ma per ora bisogna stringere i denti. Jonathan Rea e Davide Giugliano ci hanno spesso e volentieri messo del loro, ma non gli si può chiedere miracoli. In Malesia, entrambi sono stati ostacolati dal caldo (il romano ha anche accusato una brutta influenza), che ha creato non pochi problemi di elettronica (specialmente trazione, per quanto riguarda la CBR) ed usura gomme (Ducati). Le temperature potrebbero giocare un ruolo determinante anche a Misano, pista però gradita ad entrambi: Rea vi ottenne la prima vittoria in SBK nel 2009, Giugliano il secondo podio (terzo) nel 2012. Da non sottovalutare poi Eugene Laverty ed Alex Lowes, su una moto ancora acerba (e non sempre affidabile, soprattutto nel caso del malcapitato irlandese) ma per lo meno da podio.

Chi sono secondo voi i favoriti? Scriveteci QUI!

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