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SBK, Sykes: avrei potuto lottare con le Aprilia

"La botta alla mano mi ha limitato in Gara2". Baz: "Caduta inevitabile" Laverty e Rea limitano i danni

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A prescindere dalla supremazia mostrata dalle Aprilia ufficiali, la carambola innescata da Loris Baz (Kawasaki) alla seconda curva in Gara1 ha mischiato ulteriormente le carte sul tavolo della SBK. Costretti al "fold" nella prima manche, Tom Sykes (Kawasaki) ed Alex Lowes (Suzuki) hanno (soprattutto il primo) cercato di portare a casa punti senza essere troppo aggressivi nella seconda manche. D'altro canto, Eugene Laverty (Suzuki) si è trovato in una buona posizione per giocarsi (con successo) il podio in Gara1, e Jonathan Rea ha potuto raccogliere due sesti posti insperati visto il rendimento della Honda alla vigilia. Ecco le dichiarazioni di tutti i protagonisti:

Tom Sykes: "Abbiamo raggiunto il podio e siamo ancora primi in campionato, che è molto importante. Le modifiche apportate dopo le qualifiche avevano funzionato a dovere, ed al mattino avevo tra le mani una Ninja molto competitiva, capace di segnare ottimi tempi. Ero fiducioso di poter restare al passo con le Aprilia ufficiali. In Gara2 avevo male alla mano destra (danneggiata dal contatto nella prima manche, ndr), che non potevo usare come al solito, e quindi la moto era meno stabile. È stato frustrante assistere alla fuga di Melandri e Guintoli perché credo che, se al 100% fisicamente, avrei potuto battagliare con loro. In Gara2, il terzo posto era il massimo che potevo fare".

Loris Baz: "In Gara1 ero partito bene ed Alex Lowes si è inserito all'interno alla prima curva, a fianco a me. Volevo sorpassarlo alla successiva. Sykes ha frenato forte per non toccare quelli davanti a lui, ed io ho dovuto fare lo stesso. Così facendo ho perso l'anteriore, colpendo anche lui ed Alex. Mi dispiace per la squadra, ma non potevo farci nulla. Sono caduto da solo, ma sfortunatamente la mia moto ha colpito un altro, ed era Tom. In Gara2 non avevo sufficiente aderenza in uscita di curva per stare con i primi. La cosa mi ha penalizzato nei lunghi rettilinei, che affrontavo con iniziale lentezza. Non è stato un buon fine settimana, ci rifaremo a Misano".

Eugene Laverty: "È fantastico tornare sul podio dopo la gara d'esordio. Una bella ricompensa per il duro lavoro della squadra, che se lo meritava già a Donington, dove ho sprecato l'occasione in Gara1. Siamo tornati dove ci spetta, credo. La distanza ridotta di Gara2 ci ha penalizzato perché la Suzuki si comportava meglio con gomme usate, ma è stato sicuramente un week-end positivo".

Alex Lowes: "Non c'è molto da dire su Gara1, ma ho sicuramente imparato molto nella seconda manche. Non mi sentivo affatto bene, ho picchiato forte nell'incidente, ma ho spinto al massimo delle mie possibilità. La pista mi piace tantissimo e speravo di fare meglio, ma guardo con ottimismo a Misano pensando a quanto ci siamo avvicinati ai primi".

Jonathan Rea: "Un week-end difficile, che ci ha lasciati in posizioni che non ci lasciano soddisfatti. Ma abbiamo comunque fatto passi avanti nei momenti cruciali, specialmente in Gara2, quando ho trovato il mio passo del fine settimana nonostante il grande caldo. Sembra che il nostro freno motore sia troppo sensibile alle differenti condizioni climatiche ed ai vari tracciati. A inizio gara, quando avevo aderenza, non avevo problemi a fare le traiettorie. Invece alla fine il posteriore saltellava troppo. Non abbiamo sfruttato il potenziale della moto. Non vedo l'ora di correre a Misano, una pista che amo".

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