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MotoGP, Rossi: un errore nella scelta della gomma

"Chattering con la morbida. Un problema partire indietro ma al Mugello ci sono molti punti in cui superare"

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Il Mugello ha riservato una brutta sorpresa a Rossi nei quindici minuti decisivi, quel quarto d’ora che il Dottore non ha mai digerito. Dopo quattro turni di libere in cui ha fatto valere un passo fra i migliori, Valentino ha steccato l’acuto finale. “Abbiamo fatto una cazzata”, la sintesi estrema del Dottore. La colpa? Giocare la carta della gomma soffice all’anteriore, seguendo un consiglio dei tecnici di Bridgestone. Con il senno di poi non c’era ragione, con la media mi trovavo bene. Il primo giro non era andato male, ero stato abbastanza veloce e avevo ancora margine”.

Invece cosa è successo?

Ho avuto molti problemi, si è innescato un grosso chattering all’anteriore. Alla fine, sono solo a mezzo secondo dalla pole position ma in quarta fila. È un grande peccato, quel tempo non rispecchia il mio potenziale e domani sarà tutto più difficile”.

Non capita spesso di cambiare la gomma anteriore in qualifica.

L’avevamo già fatto a Jerez, quella volta è andata bene. Oggi invece abbiamo solo scoperto che con i dischi da 340 mm ci si mette di più a cambiare la ruota (ride). La colpa non è di nessuno in particolare, è stata una decisione presa tutti insieme”.

La gara è compromessa?

Se dovessi scegliere un circuito in cui partire dietro, sarebbe il Mugello. Ci sono molti punti che permettono i sorpassi, vedremo cosa succederà. Ho sempre avuto un bel passo, nonostante perdessi troppo nel terzo settore, ma sono in tanti ad avere un bel ritmo. Non solo Marquez, Lorenzo e Pedrosa ma anche Dovizioso e Iannone. Inoltre le Ducati sono molto veloci in rettilineo e non sarà facile sorpassarli. Per questo sarebbe stato importante partire davanti”.

È possibile pensare alla vittoria?

E’ difficile anche quando si parte dalla prima fila, figurarsi dalla quarta. Non si può partire con quell’obiettivo dalla decima posizione, solo con quello di superare i piloti che sono davanti, uno dopo l’altro”.

Hai qualche difficoltà nell’ultimo settore della pista, perché?

Non sono mai stato capace di fare bene la Bucine, domani con la scia degli altri piloti andrà sicuramente un po’ meglio. Però Lorenzo è più veloce, quindi è possibile migliorare”.

Si sono viste velocità massime da record sul rettilineo, pensi sia pericoloso?

Per il pubblico non cambia niente vedere una moto sfrecciare ai 360 km/h o ai 320 ma per i piloti che ci sono sopra sì. Sono velocità che non servono a nulla. Io sarei d’accordo a limitarle, i modi per farlo ci sono, ma le Case dovrebbero essere tutte d’accordo”.

A proposito di sicurezza, in Moto3 si sono visti molti piloti rallentare per aspettare la scia buona.

Ne abbiamo parlato molte volte in Safety Commision, è un problema impossibile da risolvere ma non è facile trovare un metodo univoco su come penalizzare i piloti. Dovrebbero comportarsi in modo un po’ più intelligente”.

Hai avuto modo di parlare con Alonso?

Ci siamo salutati ed è sempre un piacere incontrarlo. Per lui è la prima volta a una gara di MotoGP, spero abbia avuto il tempo di andare a bordo pista, sono curioso di sapere le sue impressioni”.

Hai preparato un casco evocativo per questa gara.

La pasta è un’icona italiana, è stato un modo per rispondere a chi mi dava per ‘cotto’, invece non lo sono ancora”.


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