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SBK, Laverty: voglia di MotoGP con la Suzuki

"Primo test giovedì ad Okayama, poi a Phillip Island. Ma prima devo recuperare in SBK"

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Eugene Laverty sembra inseguito dalla classica nuvoletta fantozziana. L'immagine non è evocata tanto dal meteo di Donington, ma dalle ripetute difficoltà agonistiche del pilota. Costretto per un inghippo contrattuale a lasciare Aprilia (con la quale, dopo aver vinto nove gare nel 2013, avrebbe dovuto correre in MotoGP) e scommettere su Suzuki, l'irlandese ha raccolto un successo storico per la casa di Hamamatsu nella gara d'esordio in Australia, ma anche collezionato tre ritiri in gara e un serie apparentemente infinita di problemi tecnici, l'ultimo dei quali lo ha penalizzato nel corso della FP3 in Inghilterra.

"Oggi si è trattato di un problema meccanico con ripercussioni sull'elettronica – ha detto Laverty senza dilungarsi in particolari – Ma di fatto ho perso 45 minuti preziosi. Peccato, perché nelle prime due sessioni avevo trovato subito un buon ritmo, e la moto aveva fatto chiari passi avanti rispetto ad Imola, dove già nei test avevamo evidenziato progressi".

Nonostante questo, il pilota di Suzuki non fa polemiche.

"Sono due anni e mezzo che sono un po' preso di mira dalla sfortuna. Con Yamaha andava sempre tutto bene, ma tra Aprilia e Suzuki ho collezionato una serie di problemi davvero incredibile. Sono quasi convinto di avere un campo magnetico in me (ride). Continuo a dire che non credo alla sfortuna, ma la squadra comincia a non darmi più ragione. Forse è ora di mettere un quadrifoglio (il simbolo tipico della sua Irlanda) sulla moto".

La buona novella è che sono confermati i test sulla Suzuki MotoGP, obiettivo ultimo della scommessa sulla GSX-R in SBK.

"Giovedì andrò in Giappone per provare sul tracciato di Okayama, mentre il 3 e 4 giugno sarò a Phillip Island. La squadra ci resterà per tre giorni. Il primo giorno e mezzo proverò io, poi sarà la volta di De Puniet".

In ogni caso, la priorità di Laverty restano le derivate di serie. Solo scalando gli irti gradini della Superbike, l'irlandese potrà salire al paradiso della MotoGP.

"Chiaramente il motomondiale mi interessa molto, ma non ho ancora cominciato a guardarmi intorno e devo innanzitutto prendere una gara alla volta in SBK. Solo migliorando i miei risultati potrò avere chance sul mercato. Con questa squadra mi sento a casa, si tratta solo di avere un po' di fortuna in più".

Chissà, magari tra l'Inghilterra ed il Giappone, sulla via del ritorno a Montecarlo (luogo di residenza di Laverty) c'è tempo per un pit-stop ad un famoso luogo di pellegrinaggio sui Pirenei francesi…

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