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SBK, Bayliss: Panigale o D16? Preferisco la prima

"Solo perché la SBK è il mio ambiente naturale. Test per divertimento, ma do sempre il massimo"

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Quarantacinque anni e non sentirli. O, per lo meno, portarli molto bene. Troy Bayliss, tre volte iridato della SBK si è goduto una giornata di test sulla Panigale al Mugello, a due anni dall'ultima uscita in pista. In soli 40 giri completati, il miglior tempo ufficioso è stato di 1'52.6 – il record della 1199 è 1'50.1 di Niccolò Canepa, quello personale di Bayliss è 1'51.0 – e lo sguardo sembra lo stesso di una volta. A visiera abbassata, il pilota prende ancora il sopravvento, ma il richiamo della pista (sic) non è forte come una volta.

"Non sono qua per contribuire allo sviluppo", si affretta a dire, quasi a voler evitare fraintendimenti con quanto fatto dall'ex-rivale Max Biaggi. "È un test per divertimento, ma non sono il tipo da andare a spasso per la pista. Do sempre il massimo. Il Mugello è una pista fisica e non avevo grosse aspettative, ma sono andato più forte in passato. Direi che sono stato abbastanza veloce per aver girato mezza giornata, ma mi piacerebbe averne altre due a disposizione per tirare giù il tempo".

Proprio Bayliss aveva provato una versione seminale della Panigale, ed ha sottolineato come la moto attuale sia solo lontana parente di quella di allora.

Troy Bayliss"La Panigale va sicuramente molto meglio, si vede anche da come riescono a guidarla Giugliano e Davies. Provare anche la MotoGP? Mi piacerebbe, ma preferisco questa, la SBK è il mio ambiente naturale. Forse dopo il World Ducati Week riuscirò a farci altri giri. Purtroppo non c'è modo di replicare le sensazioni che ti dà questo tipo di moto senza girare in pista".

Nelle pause forzate, Bayliss ha anche avuto modo di scambiare qualche battuta con Biaggi. L'età porta consiglio, ed ha eliminato qualsiasi traccia di ruggine tra i due ex-rivali.

"Andiamo più d'accordo che mai, è curioso. Ho sempre avuto molto rispetto per lui. Sembra OK fisicamente, sono sicuro che potrebbe ancora essere competitivo. Dipende da quello che vuole fare".

L'australiano, dal canto suo, lo sa bene. Godersi la pensione nella sua amata Gold Coast, ed allenarsi soprattutto con il flat-track.

"Ho organizzato un evento a Brisbane, e sto cercando di coinvolgere un paio di piloti europei della MotoGP per fare qualcosa tutti insieme, ma non posso fare nomi".

Li facciamo noi: Valentino Rossi e Marc Marquez. Non sarà come averli tutti e tre in pista a scambiarsi carezze con le rispettive carene, ma ci si potrebbe tutto sommato accontentare…

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