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SBK, STK1000: beffa Savadori, vince Jezek

GARA - Beffato l'italiano per un problema alla sua Kawasaki. Buon secondo Fabio Massei

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Sarebbe stato il gran premio perfetto quello di Lorenzo Savadori. Partito in testa, aveva impostato la corsa in maniera intelligente e veloce, mantenendo un ritmo insostenibile per gli altri.

La Kawasaki del team Pedercini sulle rive del Santerno era oramai indirizzata verso una certa vittoria. Sarebbe stata questa la cronaca di gara se non ci fosse stata una beffarda rottura della moto del povero Savadori che ha, de facto, consegnato la vittoria al pilota del team Barni Ondrej Jezek. Il ceco del team Barni si è impossessato della prima posizione ai danni di Fabio Massei, autore di una piccola imprecisione alla Villeneuve che lo hanno lasciato in seconda posizione.

Massei ha guidato benissimo, cercando di tenere sotto pressione Jezek fin sotto alla bandiera a scacchi, come ha ammesso lo stesso vincitore:"La gara è stata molto dura. Lorenzo Savadori era veloce, molto veloce, cosi avevo deciso di prendere solo Fabio Massei. E' stata dura comunque, anche perchè Fabio spingeva tantissimo"fino alla fine.

Analizza in maniera più analitica la gara Fabio Massei, veloce e maturo nella gestione della corsa: "La gara è stata difficile. C'era molto vento e sono cambiati i parametri rispetto ai giorni precedenti. Alla prossima però saremo più competitivi. Peccato per quel piccolo infortunio alla Villeneuve: ho perso la pedana e ho rischiato di cadere".

Terza posizione, staccato però di ben 12.5 secondi, Leandro Mercado con la seconda Ducati del team Barni. "E' stato un week-end molto difficile per me, ma queste sono le gare. Mi dispiace tanto per Lorenzo, avrebbe meritato, ma questa è stata una fortuna per noi".

Quarta piazza per Lanusse, davanti a Joshua Day, Nemeth, McFadden, Muresa, Lussiana ed il nostro Federico D'Annunzio, autore di un bel duello con il francese. Gli altri italiani: 15esimo Grotzkyj Giorgi, 22esimo Cecchini.


CRONACA DI GARA


Tutto pronto per l'inizio della gara della Superstock 1000 di Imola. 14 giri in totale. Partenza valida, con Fabio Massei che resiste in testa, davanti a Savadori. Terzo Jezek con quarto Mercado. Alla staccata della variante bassa Savadori passa Massei in maniera decisa

- 13 giri al termine: lotta aperta tra i primi due anche al Tamburello, mentre il duo Barni Racing è costretto ad inseguire e sta perdendo terreno. Alle Acque Minerali Savadori sembra aver guadagnato qualche metro su Massei. Caduta per Smith alla staccata prima del traguardo.

- 12 giri al termine: 4 decimi tra Savadori e Massei, mentre il duo Barni è già oltre il secondo. Savadori però sta letteralmente volando

- 11 giri al termine: 1'50.450 il riferimento cronometrico di Savadori, che rifila ben sei decimi a Massei. Ora il romano è a 1.2 secondi, con Jezek alle calcagna. Brutta caduta per Kevin calia alla staccata della Rivazza, ma il pilota è ok. L'incidente è stato causato da Valk

- 10 giri al termine: Savadori ha oramai allungato, mentre al contempo Fabio Massei è stato passato da Jezek, mentre Mercado ancora non riesce ad agguantare il trio di testa

- 09-08 giri al termine: la situazione: Savadori sta dominando, davanti a Jezek e Massei

- 07 giri al termine: colpo di scena! Savadori ha un problema tecnico ed è costretto al ritiro. Ora la lotta per la vittoria è tra Jezek e Massei.

- 05 giri al termine: Tra Jezek e Massei è oramai aperta anche se il ceco sembra avere qualcosa in più, ma il romano sta cercando di ricongiungersi.

- 04 giri al termine: 1'51.014 il riferimento cronometrico di Jezek, due decimi meglio fa invece Massei. Mercado è oramai tagliato fuori dai giochi a 7.3 secondi.

- 03 giri al termine: praticamente identico il riferimento cronometrico tra i due protagonisti.

- 02 giri al termine: Massei, anche se staccato di 1.2 secondi, continua a metter pressione a Jezek che non può rilassarsi.

- Ultimo giro: passerella finale per Jezek che si aggiudica il gran premio di Imola. Ottima prova anche per Fabio Massei secondo, terzo Mercado davanti a Lanusse, Day, Nemeth, McFadden, Muresan, D'Annunzio. Peccato per Savadori che stava letteralmente dominando

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