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SBK, Sykes: meglio in gara, peggio in qualifica

Polveri bagnate per Mr. Superpole, "ma il passo c'è". Lowes ai box per problemi al cambio


I piloti di Kawasaki e Suzuki sono i "grandi delusi" della Superpole di Imola. Per la Casa di Akashi, il più veloce è stato Tom Sykes, che ad Imola detiene il record di pole position (3), ma soltanto sesto in griglia (+0.478) dopo due prime file consecutive ad Aragon (pole) ed Assen.

"Tutti si aspettavano che facessi io la pole e, come accade quasi sempre in questi casi, non è successo", ha dichiarato Sykes. "Quella di oggi è stata una giornata strana, ma sulla distanza di gara siamo a posto. Quest'anno il rendimento della nostra moto è aumentato molto, specialmente nelle fasi finali di gara, a scapito della facilità nell'ottenere il giro secco con gomma nuova o da qualifica. Comunque preferirei sempre una vittoria ad una pole".

Il campione in carica non si perde comunque d'animo. Il WUP di domani sarà cruciale per ottimizzare il bilanciamento della sua Ninja, ed in gara – con sei piloti dal passo simile – tutto può succedere.

"Domani è un altro giorno. Dobbiamo fronteggiare uno scenario non necessariamente ideale, ma nemmeno il peggiore. La pista non è veloce come lo scorso anno, ma gli altri hanno perso meno tempo rispetto a me. Farò un paio di piccole modifiche al mattino e, con una buona partenza, me la giocherò. Credo siano in tre per la vittoria, ma non vi dico chi. Il vero potenziale verrà svelato dopo 19 giri", ha chiosato con ironia.

Se Sykes ha sparato a salve, ad Alex Lowes è rimasto il colpo in canna. Il rookie britannico, reduce dal suo primo podio in classe regina ad Assen, non ha potuto prendere parte alla SP2 a causa di un problema tecnico. Dopo la sfortuna di Laverty in Australia, oggi è toccato a lui fare i conti con il motore della GSX-R. I tecnici lo stanno ancora esaminando, ma i responsi preliminari parlano di un problema al cambio, senza danni strutturali.

"Quando stavano scaldando la moto, i tecnici hanno rilevato un problema – ha detto Lowes – Non siamo riusciti a fare nemmeno un giro. Peccato, perché fin qui avevamo fatto progressi costanti e significativi. Purtroppo, in ogni pista nuova (quasi tutte per lui, ndr), perdo tutto il venerdì a definire i parametri di base dell'elettronica. Fisicamente, se non altro, sto bene. La caviglia ha riacquistato mobilità, sono quasi al 100%. Onestamente credo di poter fare una buona gara domani, ma dovrò centrare una partenza di quelle al fulmicotone".

"Un'altra giornata difficile", gli ha fatto eco Eugene Laverty, ottavo in griglia. "Dopo due turni in crescita speravo di rientrare almeno nelle prime due file. Al momento, il nostro problema principale è l'ingresso in curva. Devo trovare il modo di far girare la GSX-R come voglio io. Detto questo, non mi scoraggio. Domani darò il massimo, come sempre".


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