Marquez: scusate, vado di fretta

"Non è il momento di nascondersi a inizio gara come facevano Nieto e Rossi. Magari a fine stagione"

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Marc Marquez ieri è stato il primo a tagliare il traguardo e oggi a togliersi la tuta finiti i test. Naturalmente con il primo tempo fatto segnare quando le temperature, al mattino, erano più basse. Il riferimento è 1’38”737, un’altra prova di forza se ce ne fosse ancora bisogno. “Non avevo nulla di speciale da provare ma questi test sono sempre utili perché nel weekend di gara spesso non si ha tempo per fare tutte le prove che si vorrebbero – spiega – Avevo un nuovo freno posteriore e poi abbiamo giocato un po’ con le geometrie e il retrotreno oltre che con l’elettronica. Qualcosa di meglio di meglio abbiamo trovato per velocizzare la svolta ma alla fine si migliora da una parte e si peggiora dall’altra. Comunque un piccolo passo avanti penso che l’abbiamo fatto”.

Il piccolo diavolo continua a spostare l’asticella sempre un po’più in alto e quando gli avversari lo trovano continuamente un gradino più in alto. Per non uccidere lo spettacolo potrebbe fare come Nieto o Rossi, abili a nascondersi fino agli ultimi giri. “Può essere una strategia interessante magari da mettere in pratica a fine stagione – risponde ridendo – Ora è meglio pensare a portare a casa i punti. In Argentina un po’ ho aspettato prima di attaccare, qui a Jerez invece non ero così sicuro e ho spinto dall’inizio”.

Tutto è andato secondo i piani e Marc non sembra essere sfiorato neanche dalla minima pressione. “Un po’ qui l’ho sentita – ammette – non perché era il GP di casa, con tutti i tifosi, ma perché era una pista dove ho sempre faticato. Era importante per capire meglio il mio livello”. Lo hanno capito bene anche gli avversari e Rossi ha scherzato sottolineando che almeno un primato glielo ha lasciato, quello di arrivare a 100 GP con 46 vittorie. “Io ne ho dieci in meno, devo recuperare – è stato al gioco – la verità è che è sempre bello quando ti paragonano a certe leggende del motociclismo”.

L’ultima curiosità è la spiegazione del suo comando del gas, diverso da tutti e completamente elettronico. L’ho provato in Malesia e mi sono subito trovato bene, non sento nessuna differenza dal vecchio. Lo usiamo perché è molto più veloce da sostituire in caso di caduta”.

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