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MotoGP, Marquez: da domani si lavora per Jerez

Lorenzo: "qualche problema a fisico e moto, ma in lotta con i migliori". Pedrosa: "mi sono addormentato all'inizio"

Marc Marquez è come un giocoliere che rende sempre più difficile il suo esercizio per scoprire quale sia il suo vero limite. Se ad Austin il piccolo diavolo era scappato dal primo giro, in Argentina si è complicato la vita con una partenza mediocre. L’unico neo in una gara perfetta. Ha saputo quando aspettare e quando rischiare. Non ha sbagliato un solo sorpasso, ha studiato senza fretta Lorenzo per poi attaccarlo spietato come un pescecane.

Sono molto contento, è speciale vincere su un nuovo circuito. È stata una gara divertente, anche con qualche rischio nel gruppo, con tanti sorpassi. Quando sono arrivato dietro a Jorge gli sono rimasto dietro per un po’ e poi l’ho passato per non farmi riprendere da Dani”. Il racconto del campione del mondo fa apparire l’impresa una scampagnata. Marc ha mostrato tutta la sua forza.

Ho vinto le prime tre gare, questa sera festeggerò ma da domani si inizierà a lavorare per Jerez. Quello sarà un Gran Premio difficile, Dani è molto forte. L’anno scorso ha vinto”. Marquez rimane con i piedi per terra anche se avrebbe tutto il diritto di montarsi la testa. “Non sottovaluto Yamaha, è una grande azienda e cercheranno di migliorare ma anche noi vogliamo fare un altro passo avanti. Intanto ho 75 punti, sono importanti per il campionato”.

Anche Jorge Lorenzo sa che la M1 deve recuperare il gap dalla Honda, ma dopo due gare difficili a Termas de Rio Hondo ha mostrato nuovamente di che scorza è fatto. “Oggi è andata meglio di quanto mi aspettassi, pensavo che Marquez sarebbe scappato subito – rivela – Ho dato veramente tutto, anche per non mollare la seconda posizione, ma Dani era mezzo secondo più veloce di me. Non sono ancora in perfetta forma e negli ultimi giri ho sentito la fatica, gli avambracci mi facevano male. È un punto su cui lavorare, inoltre dovremo farlo anche sulla moto. Sui motori non si può intervenire, ma in Giappone si stanno dando da fare su elettronica e ciclistica”.

La cosa più importante è essersi trascinato fuori da quella spirale negativa che lo stava inghiottendo. “Non è facile pensare positivo quando tutto va male, ma oggi le cose sono andate diversamente. Nonostante i problemi miei e della moto sono riuscito a lottare con loro. Questo mi fa bene sperare per il futuro”, conclude.

Qualcosa di recrimina invece Dani Pedrosa, come il compagno di squadra ha avuto una partenza non irresistibile che gli ha fatto perdere tempo prezioso. “Nei primi giri mi sono un po’ addormentato in quel gruppo insieme a Bradl e Iannone e ho perso il contatto con i primi. Troppo – fa autocritica – Un peccato perché a fine gara ero molto veloce e avevo il passo per puntare alla vittoria. Sono riuscito a riprendere e passare Jorge, ma Marc era troppo lontano. La cosa positiva è che abbiamo trovato un setting migliore e ora sono più competitivo”.


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