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SBK, Pokerissimo Rea, "e possiamo migliorare"

Quinto sigillo ad Assen: "Imola e Donington favorevoli". Podio importante per Lowes e Giugliano

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Jonathan Rea ama Assen, e viceversa. Il nordirlandese su Honda si presentava alla partenza della doppia gara di oggi come il pilota in attività di maggior successo nelle derivate di serie al TT Circuit, ed ha ritoccato il record in Gara 2 dopo un solido terzo posto nella prima manche.

"È stata una giornata fantastica", ha commentato Rea al termine della giornata. "Fare il ritmo sotto la pioggia non è mai facile, perché non hai riferimenti e rischi sempre di essere il primo a cadere. Sulla tabella, dai box, continuavano a darmi segnali incoraggianti per quanto riguarda il distacco dagli avversari, ma continuavo pensare a Magny Cours nel 2012, quando sono caduto mentre ero in testa con un buon vantaggio. Fortunatamente non sono accaduti imprevisti, questa vittoria è un bel regalo per tutto il duro lavoro svolto dalla squadra".

Oltre alla tensione della gara, Rea (come tutti i suoi avversari, del resto) ha dovuto anche gestire la lunga attesa prima della ripartenza. La vittoria, però non gli ha solo concesso di tirare un sospiro di sollievo, ma anche di guardare con maggior fiducia al prosieguo della stagione. Rispetto allo scorso anno, la CBR 1000RR è indubbiamente cresciuta.

"Non posso ancora giudicare con certezza il livello della moto", ha detto. "Ci resta ancora del lavoro da fare per essere costantemente al vertice. Altre Case riescono sempre a mettere due piloti sul podio, ma siamo indubbiamente partiti molto meglio che lo scorso anno. E poi ora correremo a Imola e Donington, altre due piste che amo, per poi andare a Sepang, dove ho già girato con la MotoGP. Potremo dire la nostra".

Alle sue spalle, sul podio di Gara 2, un altro britannico. Il rookie Alex Lowes, già mattatore nei test pre-stagione ma rallentato da un brutto infortunio al piede sinistro rimediato a Phillip Island, ha cementato il proprio status di talento emergente con un secondo posto in rimonta dalla nona posizione in griglia.

"Dopo un inizio di campionato difficile, spero si tratti di un punto di svolta", ha detto il pilota Suzuki. "Sapevo di potermela giocare sotto la pioggia. Ho provato a riprendere Johnny ma ho perso troppo tempo all'inizio. È comunque un risultato che mi dà fiducia per le prossime gare".

"Prima volta", non in assoluto sul podio della classe regina, ma come pilota ufficiale, per Davide Giugliano. Dopo una caduta al primo giro in Gara 1, alla curva 12/13 (Hoge Heide), il romano su Ducati ha risposto con carattere nella seconda manche, recuperando fino alla terza posizione.

"È stato difficile rimanere concentrati dopo la caduta e la lunga attesa, ma abbiamo fatto un buon lavoro e la moto andava molto bene", ha detto Giugliano. "Nella seconda metà, avevo trovato il ritmo giusto ed ero sicuro di poter agganciare Lowes, ma ho accusato l'usura sulla spalla destra della gomma e ho dovuto desistere. Comunque un terzo posto dà molta fiducia sia a me che alla squadra. Imola è una pista che adoro e dove non vedo l'ora di correre. Va bene così".

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