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MotoGP, Argentina: pista critica per le gomme

Bridgestone fornirà le mescole più dure, tre opzione invece che due per l'anteriore

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Il circuito di Termas de Rio Hondo non metterà a dura prova solo i piloti – che dovranno impararlo nel minor tempo possibile – ma anche le gomme. Bridgestone conosce già, grazie ai test dello scorso anno, i 4.806 metri del tracciato argentino e le sue 14 curve (nove a destra e cinque a sinistra). Dai dati ricavati dalle prove, la pista è una delle più severe del calendario e il costruttore ha perciò deciso di portare le mescole più dure a disposizione.

Per quando riguarda il posteriore, la scelta è caduta sulle coperture simmetriche. Per l’anteriore, gli ingegneri giapponesi hanno preferito andare sul sicuro. Non avendo – per forza di cose – molti dati a disposizione, hanno preferito dare ai piloti la possibilità di scegliere fra tre opzioni diverse invece delle due normalmente concesse. Uno strappo alla regola per garantire ai piloti di avere a disposizione la migliore gomma per adattarsi alle condizioni della pista.

Shinji Aoki, della Divisione Sviluppo, spiega: “i nostri test lo scorso anno hanno mostrato che questo è uno dei circuiti più severi per le gomme del calendario. La pista ha una velocità media alta con alcune sezione caratterizzate da grandi angoli di piega, mentre altre curve, come la 6, hanno un raggio ampio che alle alte velocità genera un carico molto importante sulle gomme. Siccome non abbiamo molti dati su questo circuito, abbiamo deciso per un metodo di assegnazione speciale degli pneumatici anteriori nel fine settimana in modo da garantire la massima sicurezza per i piloti. Le scelte delle coperture sono state fatte per assicurare alti livelli di durabilità, stabilità e resistenza al surriscaldamento, perciò forniremo le mescole più dure a disposizione”.

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