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MotoGP, Ducati: niente gomma morbida per la gara

Cal: "non la userei nemmeno potessi". Iannone: "problemi anche all'anteriore". Dovi con l'influenza

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Le Ducati nelle qualifiche di Austin hanno prestazione allineate, fra Crutchlow (il migliore, 7°) e Dovizioso (10°, con in mezzo Iannone 9°) ci sono appena 66 millesimi che valgono una fila. Un risultato che riflette il potenziale della D16, ma forse un po’ sotto le aspettative dopo l’ottimo secondo posto di ieri del forlivese. C’è da dire che il Dovi non è in ottime condizioni, dopo un’influenza che lo tormenta da una settimana e tre giorni di antibiotici.

Guidare una MotoGP in queste condizioni non è il massimo – spiega – soprattutto ad Austin e con la nostra moto. Questa è una pista che impegna molto fisicamente e la nostra moto necessita molta energia per potere fare il tempo. Mi sento molto stanco, il problema non è tanto avere forza quando guido, ma è difficile recuperare”. Non certo un aspetto positivo per i 21 giri di gara. “Sono un po’ preoccupato, la decima posizione non mi aiuterà certo in partenza – continua Andrea – Dei buoni giri li posso fare, dietro a Jorge ho girato in 2’04”6 con gomme usate, ma un’altra cosa è tenerli come ritmo. L’importante sarà essere aggressivi all’inizio, se recupero qualche posizione penso di poterla mantenere”. Una certezza arriva dalla gomma posteriore, “userò l’opzione più dura, anche nel caso di temperature più basse non credo sia possibile montare la morbida”.

Anche Cal Cruthlow non è soddisfatto della sua posizione, in un fine settimana in cui i problemi elettronici sono stati praticamente la norma. “Ieri la moto mi si è spenta in quarta marcia, sul rettilineo. È stata un fortuna che non ci fosse nessuno dietro di me – afferma – Questa elettronica è troppo complicata e praticamente non ho avuto un turno senza un piccolo problema. Bisogna cercare di sistemare le cose, è anche questione di esperienza”. Sulle sue qualifiche è certo di “poter essere più veloce, purtroppo perdo molto in rettilineo. Il cupolino è troppo stretto per le mie spalle”. L’ultima stoccata è sulle gomma morbida, “a me non piace, come idea – afferma – Noi dobbiamo pensare a rendere competitiva la nostra moto con gli pneumatici che usano tutti gli altri, non affidarci ai vantaggi della soffice. Probabilmente non la utilizzerei in gara neppure se ne avessi la possibilità”.

Andrea IannoneChe comunque in Texas non c’è, come conferma anche Andrea Iannone: “neanche se facesse più freddo o fosse più umido. I problemi per noi arrivano anche da quella anteriore. Avendo problemi di sottosterzo dobbiamo forzare molto col davanti e, su una pista come questa in cui si sta molto piegati, il calo di grip è consistente”. Qualche problema con le coperture l’ha avuto anche nel turno che decide lo schieramento di partenza. “Forse con la dura sarei potuto andare più forte – rivela il pilota Pramac – Sul lato destro l’extra soft è peggiore, fa entrare i continuazione in traction control perché si scalda molto”. Anche i vantaggi di carburante e motori non sono rilevanti, “coi consumi non abbiamo mai avuto problemi e lo stesso per l’affidabilità dei propulsori. Averne di più serve solo allo sviluppo”.

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