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SBK, Aragon, Sykes: il ritorno di Mr. Superpole

Ventesima pole position in carriera del campione in carica, poi Baz, Guintoli e Giugliano

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Venti…di guerra. Nel deserto di Aragon, Tom Sykes ha giocato a nascondino: sceso a malapena sotto l'1'58 nelle libere, il campione del mondo in carica ha fermato il cronometro sul tempo di 1'56.479 con gomma da tempo per assicurarsi la ventesima pole position in carriera, mancando per poco più di un decimo il giro record (comunque suo, con un 1'56.339 nel 2013) del lungo e tecnico tracciato spagnolo. In prima fila anche Loris Baz e Sylvain Guintoli, mentre Davide Giugliano apre la seconda fila davanti a Jonathan Rea e Chaz Davies. Grande equilibrio, con i primi sette piloti in solo mezzo secondo.

"Ho rischiato in tre occasioni, il mio obiettivo era la prima fila – ha detto Sykes a caldo – Poi mi sono rilassato e sono riuscito a fare il miglior tempo. Sono contento, ci aspettano gare combattute domani ma siamo competitivi".

SP1 – La sessione viene interrotta dopo una manciata di minuti dalle bandiere rosse: la tabella di Elias è stata colpita da pezzi del carter di Guarnoni, il cui motore è letteralmente esploso perdendo olio nel rettilineo d'arrivo. Colpito al polso il meccanico del team Red Devils addetto alle segnalazioni, fortunatamente illeso. Leon Camier nel frattempo si era portato temporaneamente in vetta con il tempo di 2'00.760.

Alla riapertura della pit-lane, il britannico scende sotto il muro dei due minuti, con Morais secondo a +0.524 di ritardo. È poi la volta di Canepa, che accende caschi rossi a ripetizione e chiude con un 1'59.255. Il primato del genovese però dura poco, con Elias a sopravanzarlo in 1'58.938. Sul finale, Camier risale fino al secondo posto, lasciando Canepa fuori dalla SP2 per soli 8 millesimi.

SP2 – Giugliano è il più veloce al termine del primo giro lanciato con un  davanti a Davies, che poi lo scavalca per soli 93 millesimi con un 1'57.393. Seguono Guintoli, Baz, Rea, e Sykes, tutti in quattro decimi. Caduto violentemente Haslam (high-side) alla curva 10, senza conseguenze. Più attardato Melandri, settimo a sei decimi, davanti a Laverty, Elias, Lowes e Camier.

Dopo il consueto rientro ai box, colpo di scena: cade Davies alla curva 12, perdendo l'anteriore della sua Panigale. Guintoli, con la gomma da qualifica, stacca un 1'56.769. Giugliano prova a sopravanzarlo, accendo caschi rossi nei primi tre settori ma perdendo il vantaggio all'ultimo intertempo. Ce la fa invece Baz (1'56.675), incalzato a sua volta da Sykes.

Mr. Superpole, in sordina fino ai momenti decisivi, prende il comando con uno straordinario 1'56.479, che gli vale la ventesima pole position in carriera. La griglia finale vede nei primi 10 il britannico davanti a Baz, Guintoli, Giugliano, Rea, Davies, Melandri, Laverty, Lowes, Elias. Undicesimo e primo della EVO, Camier. Tredicesimo uno stoico Salom (scafoide fratturato), quindicesimo Badovini alla prima qualifica su Bimota davanti a Canepa, rallentato da problemi tecnici.

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