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SBK, Aragon: Rea prenota la Pole

FP4: Honda punta ad una Pole che manca da Portimao 2011. Bene Davies, problemi per Giugliano

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Il fine settimana della Honda e di Jonathan Rea sta prendendo sempre più le sembianze di uno di quelli da ricordare. La Honda CBR vista ad Aragon, sembra veramente piantata in terra, stabile, reattiva con Rea in sella, oltre che molto efficace in staccata, dove non si scompone praticamente mai. Merito evidentemente dei test svolti proprio sul tracciato spagnolo, dove gli uomini della casa di Tokio hanno lavorato su mappature e freno motore.

Il Nord-irlandese è evidentemente in forma, e vuole una pole position che manca in casa Honda da Portimao 2011. Nel frattempo, ecco un'ulteriore dimostrazione di forza con il riferimento cronometrico di 1'57.781, 6 centesimi meglio di Chaz Davies, mattatore di questa quarta sessione di prove libere, e sopravanzato proprio all'ultimo istante utile da Rea. Nelle mani del gallese la Ducati Panigale sembra aver trovato la giusta stada in termini di setting. Inoltre, non dimentichiamolo, dobbiamo sottolineare anche il grande feeling tra lo stesso Davies ed il tracciato di Aragon, dove lo scorso anno conquistò la sua prima doppietta in carriera.

Terza posizione per Tom Sykes, con il crono di 1'57.961, a 180 millesimi di secondo dalla vetta che precede Leon Haslam, a riprova delle buone prestazioni della Honda CBR1000RR. Leon è il primo pilota a non scendere sotto il muro dell'1'58, chiudendo la sessione con 433 millesimi di secondo di ritardo. 1'58.222 è invece il crono di Loris Baz, costretto però a chiudere anzitempo - 4 minuti dal termine - la sua sessione, a causa di un highside prima della curva 12, che ha rovinato la moto.

Sesta e settima posizione per la coppia Aprilia, con Melandri davanti a Guintoli, e con quest'ultimo fermatosi con la moto ammutolita a sessione conclusa. Un'altra coppia di piloti si insedia in ottava e nona posizione, ed è quella Suzuki, con Laverty davanti a Lowes. L'irlandese continua ad avere qualche piccolo problema tecnico con evidenti fumate. Dal Box di Hamamatsu parlano di eccesso di olio. Staremo a vedere durante la Superpole. Fumata bianca vista anche uscire dalla moto dell'ottimo Leon Camier, 11esimo e primo delle Evo con il crono di 1'59.920.

A precedere il portacolori BMW Motorrad c'è un furente Davide Giugliano, afflitto da problemi in staccata ed in frenata. Diversi i dritti del pilota romano che anche in pista, scuoteva la testa in segno di disappunto, ed ai box, imitava con la mano il problema di saltellamento all'anteriore in fase di frenata. Da segnalare la quindicesima posizione di Ayrton Badovini con la Bimota BB3 Evo (+2.609), a precedere la Ducati 1199 Panigale Evo di Niccolò Canepa, 16esimo a +2.816.

Gli altri italiani: 14esimo Claudio Corti con la MV Agusta F4 (+2.581), 20esimo Luca Scassa con la Kawasaki Evo (+4.621), 23esimo Michel Fabrizio sempre su Kawasaki Evo (+5.097).


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