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SBK, Ducati alla prova del nove ad Aragon

Pista storicamente ostica per la bi-cilindrica. Giugliano: "Il 'mago' Davies una motivazione in più"


Alla luce della crescita continua evidenziata dalla Ducati Panigale nei primi mesi del 2014, l'appuntamento di Aragon rappresenta un banco di prova particolarmente significativo. Il tracciato spagnolo, lungo 5.334 km, presenta un insieme tecnicamente vario di curve ed un rettilineo di oltre un chilometro e mezzo, dove la potenza della bi-cilindrica verrà messa a dura prova. I risultati dei test di Jerez, con Davide Giugliano capace di siglare il miglior tempo sia in configurazione da qualifica (con la quale ha staccato il record ufficioso di 1'40.166) che da gara, lasciano comunque ben sperare il team di Borgo Panigale.

"Aragon è un bel circuito e mi piace correre lì – ha detto Giugliano –  L’anno scorso non stavo andando male e ho lottato per la terza posizione. Quest’anno voglio lavorare per adattare il più possibile al tracciato spagnolo sia me stesso che la moto".

A questo proposito, il romano può contare sulla presenza all'interno dello stesso box di colui che lo scorso anno ha letteralmente surclassato la concorrenza, ovvero Chaz Davies. Nel 2013, il pilota gallese ottenne una doppietta perentoria.

"Per me è un vantaggio avere il ‘mago di Aragon’ nel mio stesso box, accanto a me – ha aggiunto Giugliano – Avere un compagno così forte rappresenta sempre una spinta in più. Sono molto carico, veniamo da Phillip Island dove abbiamo fatto bene e da Jerez dove siamo stati molto veloci. Sono molto motivato e non vedo l’ora di scendere in pista".

Dal canto suo, Davies è reduce da prove dove, pur senza registrare giri al fulmicotone, ha ulteriormente migliorato le sensazioni all'anteriore della Panigale, trovando una costanza di rendimento incoraggiante. Visti i suoi risultati, ad Aragon, il pilota di Knighton sarà tra gli osservati speciali.

"Non penso che ci sia un motivo in particolare per i miei risultati negli ultimi anni ad Aragon – ha dichiarato Davies È un tracciato che mi piace tanto, è molto scorrevole e riesco a prendere il ritmo molto facilmente. Ogni pilota ha quel circuito dove riesce a fare meglio e Aragon è uno di quelle piste che per me funziona. Ma non esageriamo perché ci sono altri piloti che vanno forte lì, non solo io".

Tra questi, ci sono indubbiamente gli "ufficiali" di Kawasaki e Aprilia, ma non andranno sottovalutati nemmeno Laverty e Lowes, su una Suzuki che sembra rinata (ma ancora non in forma definitiva) in questo inizio di stagione.

"I test della scorsa settimana sono stati positivi in quanto abbiamo preso un approccio diverso al set-up, ed abbiamo un’idea migliore riguardo a cosa funzioni e a cosa funzioni meno – ha chiosato Davies – Abbiamo raccolto tante informazioni e adesso dobbiamo vedere se riusciamo a mettere in pratica nel prossimo round quello che abbiamo imparato".

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