Tu sei qui

Harley-Davidson Street 750: metallo facile

Una Harley per cominciare: la casa americana punta all'entry level. Prezzo? 7800 euro

Moto - Test: Harley-Davidson Street 750: metallo facile

Share


Di discorsi sull'attuale periodo storico delle due ruote, con la crisi che ha attanagliato e stretto in una morsa le vendite di un oggetto che, principalmente, muove l'anima di chiunque lo cavalchi, ne abbiamo fatti tanti, forse troppi. Processi, ecursus e ricerca di nuove vie che, da un lato la domanda, dall'altra l'offerta si son sempre posti, con i mass media pronti a svolgere il loro ruolo cardine.

Eppure, volenti o nolenti, chiunque ha dovuto fare i conti con questa famigerata crisi. Un detto cinese recita che la parola 'problema' e 'opportunità' si possono scrivere con lo stesso carattere. Probabilmente quel detto si trova in molte aziende a due ruote che, negli ultimi tempi, hanno deciso di investire e invertire la loro tendenza nelle vendite, cercando di andare incontro a ciò che può richiedere un pubblico.

Un discorso valido principalmente per le case giapponesi, ma che ha portato alla ribalta anche un marchio 'duro e puro' come Harley Davidson. Moto e vie da percorrere in base a ciò che 'il pubblico richiede'. L'esempio più lampante? Harley Davidson Street 750, un 'downsizing del metallo su due ruote', una entry-level per chi vuole far vibrare il proprio animo di Milwaukee, dall'America all'Europa, dall'India alla Cina.

DALL'INDIA PER APRIRSI AL MONDO - Che la nuova Street 750 venga prodotta all'interno dei nuovi stabilimenti di Bawal in India, non deve destare stupore. Come detto, i nuovi mercati - indiano e cinese - rappresentano la nuova America del mondo delle due ruote. Mercati che ben si sposano a livello di sinergie, con la ricerca di moto 'entry-level'. Se l'Europa pretende moto per cominciare e risparmiare, in India e in Cina, le piccole cilindrate sono da sempre un 'must'. La Harley-Davidson Street 750 viene infatti prodotta in due versioni, una da 750 ed una da 500cc per quel tipo di mercato. Il prezzo? 7800 euro chiavi in mano con colorazione nera lucida, 200 euro in più per la versione nero opaco o rosso bordeaux. Un prezzo - a dirla tutta - non proprio parco, ma comunque molto basso per quanto concerne una moto di Milwaukee.

MOTORE "RIVOLUZIONARIO" - Analizzando tecnicamente questa Street 750, non possiamo fare a meno di partire dal motore. Cominciamo dal nome: Revolution X, ovvero un nuovo concetto, una nuova famiglia di propulsori della casa di Milwaukee, che esordisce proprio con questa nuova Street. Di rivoluzione, in effetti, si tratta, considerando che la tradizionale disposizione dei cilindri di 45 gradi è stata abbandonata, in favore di un'angolazione di 60 gradi (come quello della V-Rod). La seconda novità è stata l'adozione del raffreddamento a liquido.

Alesaggio e corsa di questo motore sono pari a 85,0 x 66,9 mm, con un rapporto di compressione di 10,5:1. Cambio in blocco con il motore, frizione multidisco in bagno d'olio, 60 Nm di coppia a 4000 giri/min, ma sopratutto 48 cavalli di potenza massima, per rientrare nei limiti della patente A2.

TELAIO IN TUBI - A livello di ciclistica, la Street 750 si presenta con un telaio in tubi d'acciaio, con un forcellone rettangolare in acciaio, forcella tradizionale all'anteriore e coppia di ammortizzatori posteriori regolabili nel precarico. Ciò che balza all'occhio è quell'aria di robustezza e compattezza sia di telaio che del forcellone. Insomma, una moto da poter 'strapazzare'.

I cerchi sono in lega leggera a sette razze, con un anteriore da 17'' ed un posteriore da 15''. A frenare questa Street 750 ci pensa una coppia di dischi con pinza flottante a due pistoncini. Manca l'ABS, e forse, per una moto 'entry level', questa scelta potrebbe essere riconsiderata, anche se gli uomini H-D ci hanno assicurato la loro internzione di introdurlo il prossimo anno.

SPARTANA OK, PERO'... - La osserviamo da vicino, ed è indubbio come il motore sia veramente un oggetto ben confezionato, con superfici ben lavorate, fusioni precise. Stesso dicasi per le fusioni dei cerchi in lega, la protezione degli scarichi, o la saldatura del serbatoio. Peccato che poi ci si sia persi nel più classico bicchiere d'acqua. Già, perchè non si possono non notare alcuni aspetti 'poco curati'. Le staffe di supporto delle pedane, ad esempio, cosi come la bulloneria. Principalmente però, stona vedere i cablaggi elettrici piazzati alla bene e meglio e raccolti in maniera disordinata vicino al canotto di sterzo, così come i pulsanti per frecce e accensione risultano leggermente troppo 'economici'. Capiamo la volontà di 'personalizzazione' di questo progetto, ma non potevamo non sottolineare questo aspetto.

IN SELLA: FACILE E SPENSIERATA - Saliamo in sella al nostro esemplare della Street 750. A farci da sfondo per la nostra prova c'è la città di Madrid e le strade che portano verso Jarama. La seduta è comoda e comfortevole con i suoi 709mm da terra. Il baricentro molto basso poi, permette di gestire con estrema disinvoltura i 222 kg in ordine di marcia. La triangolazione sella-pedane-manubrio risulta quindi buona, non esasperata: si sta dritti in sella, con le gambe non troppo protese in avanti. La strumentazione è invece forse un pò troppo 'scarna': tachimetro, contachilometri e spie. Nessun contagiri a disposizione!

Dopo un primo giorno di pioggia, in cui abbiamo potuto apprezzare la morbidezza dell'erogazione, seppur vigorosa, la comodità della sella ed il buon lavoro di compressione delle sospensioni, per via delle buche della capitale spagnola, l'indomani, con un freddo sole a farci compagnia, abbiamo messo alla frusta la nostra Harley.

Le strade extraurbane intorno Madrid offrono un buon misto di curve di vario raggio e, sopratutto, lunghi rettilinei con intorno grandi spazi aperti. Una prova fondamentale perchè, con il forte vento che tirava, abbiamo potuto constatare la buona protezione del cupolino, in grado di deviare l'aria e, conseguentemente, limitare la nostra fatica. Come detto, l'erogazione del motore risulta essere molto morbida, ma al contempo piena, corpulenta. Non ha grandi strappi, ma anzi, risulta piuttosto fluido. Certo, non offre quella ruvidezza tipica di Milwaukee, così come il 'suond' è più 'pulito', ma comunque il suo carattere lo mostra in pieno, tanto da rivelarsi buono anche in autostrada.

Una volta arrivati in un tratto più impegnativo, abbiamo messo alla prova la Street tra le curve. Una moto che scende in piega molto velocemente, per via del baricentro basso, del peso, ed anche dell'avancorsa che ci lascia piuttosto tranquilli, rispetto ad un comportamento leggermente anomalo dettato dalla differenza della spalla tra gomma anteriore e posteriore. Inizialmente infatti, la sensazione era quella di una discesa in piega non proprio omogenea. Una volta però presa in mano la situazione, la Street ci ha regalato momenti di estremo divertimento, che ci ha portato anche ad esagerare. Destra-sinistra, con le pedane che strisciano sull'asfalto.

Peccato poi che, presi dall'entusiasmo, sulla destra siamo arrivati a strusciare pedana, leva del freno posteriore e copertura dello scarico, oltre che lo stivale. Segno comunque che la Street 750 può essere una moto che permette pieghe con estrema scioltezza. Ovviamente non stiamo parlando di angoli da supersportiva, ma chi ama le Harley e vuole entrare in questo mondo, di semimanubri, setting e polsi ben piegati si interessa poco, e non cerca prestazioni eccessive. Riprova ne è anche l'impianto frenante, che frena si deciso, ma non offre quella sensazione di 'mordente' e di cattiveria a cui, ultimamente, ci stavamo abituando. Meglio rallentare con entrambi i freni!

La Harley Davidson Street 750 è indubbiamente una moto dai molteplici pregi. Come una moneta, ha i suoi due lati ben definiti. E' indubbiamente una delle moto più facili con cui potersi destreggiare in mezzo al traffico, anche grazie al raggio di sterzata. Il motore è brioso e corposo, in grado di farci affrontare macchine, code e imprevisti tipicamente cittadini in estrema disinvoltura. Anche fuori porta si comporta egregiamente, con una buona propensione alla guida dinamica, alla piega, a patto di non voler esagerare.

Il risvolto di questa medaglia sta nei piccoli difetti di gioventù che, sommati a quei tratti 'somatici' tipici di casa Harley, messi leggermente in secondo piano, tracciano una moto che si rivolge ad un tipo di clientela ben definita: chi ama le Harley è probabile che ne possegga già una, intrisa del più classico animo di Milwaukee. La Street 750 decide di percorrere una strada diversa anche se non troppo distante. E' rivolta a chi magari non ha mai guidato una moto ed ha una vocazione per le Harley Davidson.

A chi magari ha sempre sognato un modello di Milwaukee, ma che non ha mai avuto i soldi per comprarla. La Street 750, grazie anche al suo forte lato di 'customizzazione' e di 'personalizzazione' può essere allora una scelta riuscita, per poter iniziare a sentire quello spirito da 'Easy Rider' in maniera più facile. E chissà, magari un giorno, potersi comprare una sorella maggiore...

GALLERY HARLEY DAVIDSON STREET 750

 

Per affrontare il freddo ed il vento di Madrid in sella alla Harley Davidson Street 750, abbiamo utilizzato i seguenti capi Dainese:

 

ARCHIVIO PELLE

Il borbottio dei cilindri al minimo, le luci che si riflettono sul serbatoio lucido e sulla cromatura degli scarichi, l’odore dell’olio bruciato. Il fascino del mondo degli anni ’60 e’70 è celebrato in questo giubbotto dalla grande personalità e dai dettagli curati, che prende il nome dall’archivio Dainese, dal quale trae ispirazione.
Archivio Pelle è confezionato in pelle bovina tinta in capo per donargli un look vissuto e vintage, che maschera soluzioni tecniche moderne come le protezioni morbide Pro-Shape e la predisposizione per il paraschiena. I richiami alle leggende del motociclismo che lo caratterizzano, rendono questo giubbotto un must buy per tutti gli amanti della storia del motociclismo.

 

 

LONG RANGE C2 D-WP

Viaggiare, attraversando valli e monti, città e campagne, fino al mare ed oltre. La moto come mezzo per scoprire il mondo e lasciarsi la quotidianità alle spalle. Long Range è studiato per i moto-turisti attenti a sostanza e qualità.
Dotato di inserti in nylon sui malleoli e inserto in TPU sulla tibia, questo stivale impermeabile in pelle bovina presenta una chiusura laterale con zip e velcro dalla facile apertura. L’ergonomia della tomaia e l’utilizzo di inserti in tessuto elastico facilitano il movimento del piede durante la guida e una volta scesi di sella, per consentire un comfort adeguato anche dopo molte ore di utilizzo.

 


BLACKJACK

Guanto dal design elegante e classico, con un look rètro, fresco e alla moda. Blackjack è disponibile anche in versione Lady, ed è adatto in particolar

e per calde e piacevoli giornate in moto nei mesi primaverili ed estivi. Inserti elastici e possibilità di regolazione del polso garantiscono infine un fit ottimale e comodo

.

 

AGV CORSA

Anziché progettare a partire dalla calotta esterna, AGV STANDARDS, modello del quale il CORSA fa parte, inizia dalla testa del pilota le cui misure sono tradotte in un formato digitale, tramite una scansione laser. La scansione tridimensionale è una tecnologia estrememante precisa (al decimo di millimetro) che permette la trasformazione in dati digitali delle forme antropomorfe e successivamente condurre studi puntuali sulla fisionomia umana che sono il punto di partenza per la progettazione delle parti del casco a contatto con il viso. Il casco, riprodotto in tutte le sue parti mediante un modello matematico, consente l’effettuazione di analisi FEM  (Analisi agli Elementi finiti) che simula al computer una serie di crash test che riproducono non solo i test di omologazione ma anche prove secondo i più severi standard di AGV.

PEAK D-DRY

Protettori compositi removibili certificati secondo la norma EN 1621.1/97

Pro-Shape: protettori morbidi certificati secondo la norma EN 1621.1/97 sui fianchi

Tessuto poliammide alta tenacità

Regolazione ampiezza fianchi

Cerniera su fondo gamba

Cerniera aggancio giubbino-pantalone

Protettori ginocchia regolabili in altezza

Temperature adjustment

Membrana di marca D-Dry® impermeabile e traspirante

Tessuto esterno con trattamento idrorepellente

Membrana laminata con tessuto esterno

Fodera termica removibile

 

 

__

Articoli che potrebbero interessarti