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MotoGP, Pernat: do ragione a Ezpeleta, gran spettacolo

"…e vincono sempre i più forti. Risposta d'orgoglio di Rossi, Lorenzo fuori registro"

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Il risveglio dopo la battaglia della MotoGP in notturna nel deserto del Qatar lascia sensazioni contrastanti. No, non si è trattato di un sogno. Sì, tocca aspettare altre due settimane prima di vedere il secondo atto. Nel frattempo, ci pensa Carlo Pernat a fare il punto della situazione. Anche per una "vecchia volpe" come il manager genovese, la gara di apertura ha offerto diverse sorprese…

"Il tema di questo GP, secondo me, è che aveva ragione Ezpeleta", sentenzia subito Pernat, perché "gli va dato atto che questo nuovo regolamento con Open e Factory ha ricreato un equilibrio bellissimo, specialmente nelle prove ma anche in gara. Lì le moto ufficiali hanno fatto la differenza lo stesso, anche se meno che in passato. Tutto sommato c'è più spettacolo, ma vincono sempre i piloti e le moto più forti".

Se il voto dato al CEO della Dorna da parte del manager è alto, lo stesso non si può dire per il vice-campione Jorge Lorenzo, rimandato e non bocciato "solo perché lui è sempre stato considerato il pilota più forte, a livello di testa, degli ultimi anni. Adesso è fuori registro. Credo tutto sia nato da Valentino. Già dalle prime prove in Malesia, Rossi lo aveva non dico bastonato ma gli aveva fatto capire di essere tornato quello di sempre. Secondo me gli ha aperto una crepa".

Se aggiungiamo la babilonia dei regolamenti, cambiati per l'ultima (speriamo) volta solo ieri, non c'è da stupirsi se Lorenzo "è andato a crearsi i suoi problemi tra pneumatici, moto ufficiali, e Open. Ma secondo me, se Valentino non gli fosse stato davanti, non ci sarebbero stati problemi. In gara è andato fuori di testa, ha voluto fare quello che ha sempre fatto, ma non c'erano le condizioni. Dovrà rigenerarsi a livello mentale prima del Texas, altrimenti rischia di entrare in un tunnel".

La Spagna comunque, grazie a Marc Marquez, non piange di certo. E nemmeno l'Italia, che ha ritrovato un Valentino Rossi competitivo, segno che le buone prestazioni nei test pre-campionato non fossero un fuoco di paglia…

"La nota positiva per noi italiani è Valentino perché è tornato, se non quello di prima perché a 35 anni è impossibile, assolutamente 'tosto'. Gli ultimi due giri con Marquez sono stati fantastici. Hanno fatto bene sia a noi che a lui".

Il segreto di Rossi?

"Si è allenato molto durante l'inverno, lavorando anche insieme a Yamaha per cambiare il suo stile di guida. Insieme al suo orgoglio, importante, questo lo ha riportato ai fasti di un tempo. È ancora presto per tirare giudizi, siamo solo alla prima gara, ma lui intanto c'è".

La battuta di chiusura riguarda invece le Open, sulle quali Pernat dà "un giudizio positivo. Anche Iannone, caduto, quando è rientrato in pista girava sui tempi dei primi ed avrebbe forse potuto essere una sorpresa. Ad Austin capiremo meglio il loro potenziale durante un GP. Nelle prove, la gomma morbida dà indubbiamente un vantaggio. Bisognerà vedere in gara, ma intanto l'equilibrio visto in Qatar direi che è stato qualcosa di favoloso".

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