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MotoGP, WUP: riscossa Iannone, OK le M1 "factory"

Qatar: il ducatista precede A. Espargaró e Lorenzo. Rossi quinto davanti a Marquez

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Andrea Iannone si è messo definitivamente alle spalle i problemi di motore (ancora sotto esame) che lo avevano ostacolato in qualifica, aggiudicandosi il WUP della MotoGP in Qatar con un tempo di 1'55.657.

Il pilota del team Ducati Pramac, autore di un progressione convincente in assetto da gara (con mescola media al posteriore) ha preceduto Aleix Espargaró (+0.054) e Jorge Lorenzo (+0.112) apparso più a suo agio rispetto a ieri con l'elettronica della M1 ufficiale (così come Valentino Rossi, quinto a +0.320). La prima Honda in classifica è invece quella di Alvaro Bautista (4º, +0.211), anche se il sesto tempo (+0.333) del poleman Marc Marquez con gomma dura rappresenta una seria minaccia in ottica gara. Grande equilibrio, comunque, sia in termine di distacchi che di passo.

LA CRONACA – Iannone si porta inizialmente in testa con un 1'56.594. Alle sue spalle, Rossi, Smith, Bautista e Lorenzo. Quest'ultimo ed il pilota abruzzese stampano poi un tempo esattamente uguale (1'55.769), peraltro senza esimersi dal "tirarsi" la staccata alla prima curva (passa il ducatista).

Il pilota del team Pramac completa un'ottima progressione limando un ulteriore decimo. Aleix Espargaró si porta ridosso dei primi due, ma non può forzare più di tanto perché una caduta gli costerebbe la partecipazione in gara (una solo moto rimasta a disposizione dopo le due cadute in qualifica ieri), scivola invece Petrucci sulla ART alla curva 7.

A livello di distacchi, l'equilibrio è pressoché invariato rispetto alle qualifiche: i primi nove piloti (Iannone, Lorenzo, A. Espargaró, Bautista, Rossi, Smith, Pedrosa, Bradl e P. Espargaró) sono racchiusi in soli sei decimi. Il poleman Marquez ritarda l'ingresso in pista, forse anche per centellinare le energie della gamba infortunata, ma stampa tranquillamente il sesto tempo (+0.333) con la gomma dura al posteriore, una scelta che teoricamente dovrebbe favorirlo sulla lunga distanza. Soffrono di più invece le Ducati di Crutchlow e Dovizioso, rispettivamente undicesimo (+0.762) e dodicesimo (+0.850), entrambi più lenti che nella FP4. Il britannico, nel tentativo di risalire la china, colleziona una caduta (senza conseguenze) alla curva 2.

A consolare la truppa di Borgo Panigale, resiste il miglior tempo di Iannone, che precede A. Espargaró (+0.054) e Lorenzo (+0.112). Il maiorchino, così come Rossi (quinto, +0.320) è finalmente riuscito a mettersi alle spalle le Yamaha satellite del team Tech3 (7º Smith, 10º P. Espargaró), sistemando apparentemente l'elettronica per quanto riguarda i problemi di aderenza sulla spalla degli pneumatici. La prima Honda in classifica è quella di Bautista (4º, +0.211) mentre Marquez è sesto, Pedrosa ottavo e Bradl nono.

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