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MotoGP, "Regole confuse? L'importante è lo show"

Parla Corrado Cecchinelli: "turbo e recupero energetico non sono nel futuro. Lavoriamo per l'air bag"

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È stato un inizio di campionato sotto il segno del regolamento, o meglio dei suoi cambiamenti. Un continuo rimescolamento per arrivare a un equilibrio – a dire il vero un po’ instabile – che in pista si è trasformato in una classifica al contrario, con i big a galleggiare a metà classifica. L’uomo dietro alle norme, almeno dal punto di vista tecnico, è Corrado Cecchinelli, responsabile di Dorna chiamato a difendere il proprio operato dalle critiche che stanno piovendo da più parti.

Corrado, la situazione regolamentare sembra molto confusa.

Queste rimostranze faccio fatica a capirle. Il pubblico è interessato a vedere belle gare, lo spettacolo in pista, e l’organizzatore ha il dovere di dargliele”.

Anche col rischio di creare confusione?

Ci sono campionati di successo, come la Formula 1, dove gli spettatori non conoscono le regole. Addirittura nella Nascar il regolamento è segreto. Eppure sono gare seguitissime”.

Però in MotoGP le regole c’erano, scritte a ottobre, perché cambiarle all’ultimo?

Ci sono state molte rimostranze e come organizzatore abbiamo preferito un cambiamento, in modo anche da distendere gli animi e avere un ambiente più rilassato. Ducati è stata d’accordo con noi”.

E se invece avesse detto no?

Avremmo rispettato la sua scelta, ne aveva il diritto. Ma si è mostrata disponibile”.

Quindi il regolamento è un fatto politico?

Per buona parte sì, le decisioni prese devono portare a un obiettivo finale”.

Il bilanciamento fra le varie categorie ora è raggiunto?

Direi di sì, ma nel caso così non fosse abbiamo previsto di togliere alcuni vantaggi a Ducati per ristabilirlo”.

Perché non pensare ad avvantaggiare le Factory?

Perché le loro prestazioni sono oramai altissime e non vogliamo che crescano ancora, neanche in futuro. È anche una questione di sicurezza”.

A proposito di questo tema, perché non obbligare tutti i piloti a indossare tute con air bag?

E’ un punto che stiamo considerando, ma non è di facile soluzione perché quella tecnologia è disponibile a soli due produttori. Sarebbero anche disponibili a passarla ai concorrenti, ma ci sono problemi di immagine”.

Per la sicurezza avete introdotto la protezione alla leva del freno, perché non agire sulle carenature? Le modifiche sarebbero state subito riconoscibili.

E’ una possibilità che abbiamo studiato e inserito anche nel regolamento. È addirittura possibile inserire delle appendici trasparenti, ma nessuno ha deciso di seguire questa strada”.

La Formula 1 ha puntato su turbo e sistemi di recupero di energia, possono essere una possibilità?

Non credo, sono temi che interessano poco al mondo motociclistico”.

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