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MotoGP, "Gomme? per cambiare serve l'aiuto di tutti"

Loris Capirossi: "ieri situazione anomala ma mi aspetto una Safety Commission infuocata"

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I test invernali sono iniziati con Lorenzo contro la Bridgestone e anche nel primo turno di libere a Losail il copione si è ripetuto. Con l’unica differenza che questa volta anche altri piloti, tra cui Pedrosa, si sono uniti alle critiche. Oggi ci sarà probabilmente un’infuocata Safety Commission sul tema e Loris Capirossi, responsabile della Dorna alla sicurezza e referente per gli pneumatici, non nega che” la situazione sia complessa”.

Cosa sta succedendo?

Il problema è sorto soprattutto nel secondo test a Sepang. Alcuni piloti hanno incominciato a lamentarsi della gomma posteriore 2014. In verità non è cambiata molto, le mescole sono identiche a quelle dello scorso anno, però cambia la costruzione. Addirittura questo pneumatico era già stato usato lo scorso anno in cinque occasioni, senza problemi”.

Qual è la ragione di questo cambiamento?

Nella scorsa stagione, a volte, ci sono stati problemi di blistering e la nuova carcassa li previene. Per semplificare la situazione, ha deciso di unificare la costruzione”.

Jorge però ha sollevato anche un problema di sicurezza.

Direi che ieri c’è stata una situazione anomala, non solo c’era una Yamaha Open davanti a tutti ma anche le Factory di Tech3 erano in ottime posizioni. Se andiamo a confrontare il tempo di Lorenzo con quello dello scorso anno nel primo turno di libere si copre che è pressoché identico. La differenza l’hanno fatta i test svolti qui una decina di giorni fa”.

Quindi non cambierà nulla?

Mi sono già mosso, parlando con i responsabili Bridgestone, per trovare una soluzione. Non è possibile tornare alle gomme dello scorso anno, ma se la situazione non migliorerà cercheremo il modo per risolverla”.

C’è anche un altro problema, che i piloti di fatto abbiano una sola opzione di gomme che funziona in ogni GP.

E’ vero e non è così semplice da risolvere come si può immaginare. Io devo avere l’appoggio dei piloti per riuscire a cambiare le cose e se non è abbastanza forte non ci riesco. Inoltre devo portare avanti le opinioni di tutti i piloti, non solo di alcuni”.

E’ quello a cui serve la Safety Commission.

E infatti da quando è stata istituita nel 2003 abbiamo fatto molto e la partecipazione dei piloti è buona. Almeno di quelli della MotoGP perché i giovani di Moto2 e Moto3 preferiscono mandare avanti i ‘vecchi’ e sanno che possono sempre venire da me quando hanno problemi”.

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