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MotoGP, Test d'inverno: ultima fermata Qatar

Tutti contro Espargaró. Ducati con Dall'Igna ai box. Si rivede l'Aprilia in pista

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L’inverno finisce dove la primavera inizia. A Doha da domani andranno in scena gli ultimi test, fra due settimane la prima gara del campionato. Assenti (giustificati) i tre team ufficiali, la ribalta sarà per squadre satellite e Open, che avranno l’occasione di prepararsi al meglio per l’inizio del campionato. Quasi sicuramente continueranno anche le polemiche fra Open e Factory, che potranno contare sulle Honda di Bautista e Bradl e le Yamaha di Smith ed Espargaró (Pol).

TUTTI CONTRO ALEIX - A calamitare l’interesse sarà probabilmente l’altro fratello, Aleix, il primo a dimostrare che una MotoGP dell’anno scorso con quattro litri di benzina in più e un’elettronica meno evoluta può comunque spaventare. Sarà sicuramente lui la lepre (grazie anche alla gomma morbida) che tutti gli altri dovranno cercare di raggiungere. Lo spagnolo del team Forward si era divertito a fare mangiare alla polvere ai piloti dei team satellite a Sepang, suscitando qualche frecciatina sulla stretta somiglianza tra la Open e la M1.

Il più in forma tra i cacciatori a Sepang è sembrato Bautista, unico fra gli hondisti a utilizzare le sospensioni Showa. Sono attesi al passo decisivo invece Bradl e Smith che ormai dovrebbero avere preso le misure dalla MotoGP. Meno aspettative invece per Pol, che comunque potrebbe rivelarsi una sorpresa di questa stagione.

Andrea IannoneDUCATI AL LAVORO – Saranno test molto utili per la Ducati, che sarà in Qatar con le D16 Pramac di Iannone ed Hernandez. A dimostrare l’importanza di queste prove, Gigi Dall’Igna è volato direttamente dall’Australia a Doha e domani sarà nel box della squadra junior prima di ripartire. Probabilmente la Casa bolognese avrà a disposizione per la prima volta le gomme super soft e potrà concentrarsi ulteriormente sullo sviluppo dell’elettronica.

Dopo avere iniziato l’inverno in configurazione Factory, la Ducati ha annunciato al termine dei secondi test di Sepang la decisione di aderire alla Open in virtù della maggiore libertà nello sviluppo del motore. I primi risultati in pista sono stati incoraggianti e i dati raccolti in questo fine settimana potranno essere molto utili anche ai piloti ufficiali nel primo GP.

HONDA ALLA RINCORSA – La delusione di questo primo spicchio di stagione è stata la RCV1000R, la Production Racer di Honda che senza valvole pneumatiche e cambio seamless sembra un’arma spuntata. Squadre e piloti aspettano una risposta da Tokyo, che però potrebbe pesare sul portafoglio. Nakamoto è stato chiaro, aggiornamenti importanti potranno esserci, ma non gratis.

L’impressione è che la HRC questa volta sia stata un po’ troppo conservativa per la sua Open, mentre gli avversari hanno calato dei pezzi da novanta. I tre decimi di differenza al giro con la RCV213V sono stati corretti a Sepang in un secondo, ma i cronometri ne hanno restituiti il doppio. Tre giorni di test serviranno anche a decidere il modo per correre al riparo.

ARRIVA L’APRILIA – Gli ultimi test saranno i primi per l’Aprilia, finalmente insieme agli altri in pista. I quattro piloti dell’anno scorso si sono ridotti a una sola unità: Danilo Petrucci, in forza alla Iodaracing (mentre Camier rimane in un limbo). Il problema principale è che il ternano non l’ha mai provata prima e il collaudatore Hoffman ha collaudato la nuova elettronica Marelli ma con gomme Pirelli. Il Qatar sarà quindi la prima assoluta per la moto veneta che comprensibilmente necessiterà di un po’ di sviluppo prima di potere mostrare il reale potenziale.

A Doha torneranno in pista anche i piloti del team PBM (che utilizza il quattro cilindri di Noale su una ciclistica propria). La compagine inglese dopo l’apparizione nei primi test di Sepang aveva preferito saltare la seconda tappa malesi per concentrarsi sullo sviluppo della moto.

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