All'apertura dei secondi test della MotoGP a Sepang, Aleix Espargaró su Yamaha ha quasi centrato l'impresa. Mai prima era accaduto che una Open (o CRT) mettesse alle proprie spalle tutti i prototipi. A salvare lo status quo ci ha pensato Bautista, che ha piegato il connazionale per soli 52 millesimi.
“Sono contento del lavoro e del risultato di oggi – ha esordito il catalano di Forward – Era importante per noi concentrarci sulla messa a punto della seconda moto. In mattinata non sono riuscito a spingere come volevo, ho fatto solo otto giri, non ero a posto con l'elettronica. Nel pomeriggio invece sono riuscito a migliorarmi e a fare un buon tempo: possiamo ancora limare questo crono, domani continueremo a lavorare sulla seconda moto".
Più attardato Nicky Hayden, in decima posizione (+1.379) con la Honda di Aspar. Comunque, l'americano ha fatto fin qui la differenza sulla Open di Tokyo, staccando di mezzo secondo il compagno di squadra Aoyama e circa un secondo e mezzo Redding, che pare abbia lamentato problemi in frenata e chiesto di provare al più presto un impianto diverso.
"Il gap dai primi si sta riducendo, il che è positivo – ha osservato Hayden – Questa mattina abbiamo perso un po' di tempo per alcuni problemi tecnici. La moto è praticamente la stessa rispetto a inizio febbraio, abbiamo lavorato molto sull'assetto, specialmente la forcella, per migliorare la stabilità in frenata, facendo piccoli miglioramenti".
La RCV1000R non è ancora completamente sgrezzata, ed il suo vero potenziale resta un'incognita.
"Nel pomeriggio abbiamo cercato di risolvere un problema di elettronica che ci fa perdere tempo in ingresso di curva – ha aggiunto l'americano – Ci lavoreremo anche domani, oltre a varie prove d'assetto. Dobbiamo tirar fuori più potenza dalla moto, ma il telaio mi sorprende ogni giorno di più".