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SBK, FP3: Suzuki inarrestabili, poi Giugliano

Lowes e Laverty al top. Caduta per Melandri, OK. Canepa (6º) vola con la EVO

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Al termine del terzo ed ultimo turno di prove cronometrate della Superbike a Phillip Island, Alex Lowes ha confermato la prima posizione ottenuta nel pomeriggio di ieri, siglando un 1'30.566 che ne rafforza lo status in vista della prima Superpole della stagione.

Il rookie britannico, che ha rimediato anche una caduta alla curva 11 che lo ha però escluso dalle fasi finali del turno e spedito al centro medico con una caviglia sinistra dolorante (verrà monitorata, ma Lowes dovrebbe girare senza problemi), ha concentrato il proprio lavoro sulle sospensioni, girando mezzo secondo più veloce di ieri e sugli stessi tempi dei test (quando le condizioni della pista erano migliori). I distacchi rimangono comunque ridotti, con dodici piloti in otto decimi.

Il nuovo formato della Superpole, sulla falsariga di quanto accade per la MotoGP, prevede due turni da 15 minuti ciascuno. I primi dieci piloti al termine delle tre sessioni di cronometrate accedono direttamente alla SP2, mentre i restanti si giocheranno nella SP1 i due posti per accedere alla sessione finale.

Oltre a Lowes, la sessione (disputata in condizioni meteo in leggero miglioramento, con 18 Cº e cielo coperto, ma pista completamente asciutta) ha confermato quanto di buono fatto vedere fin qui da Eugene Laverty (+0.235) e Davide Giugliano (+0.298), rispettivamente in seconda e terza posizione. Risposta di carattere anche da parte di Chaz Davies che, dopo un violento high-side alla curva 9 nella FP2, ha migliorato progressivamente i propri riferimenti fino a siglare il quarto tempo (+0.396), precedendo il campione in carica Tom Sykes (+0.416).

Per quanto riguarda la categoria EVO, Niccolò Canepa ha stampato uno 1'31.065 che lo proietta al sesto posto (+0.499), davanti a piloti teoricamente favoriti su SBK "pure" come Sylvain Guintoli, Jonathan Rea, Marco Melandri (caduto alla 9 nelle fasi iniziali, con conseguenze solo per la moto), e Loris Baz. Il genovese, a lungo in pista con gomme usate, ha giocato a carte coperte fino all'ultimo per poi scalare la classifica grazie soprattutto ad un T4 fulmineo (è quarto assoluto nel settore).

Un undicesima posizione (+0.846), Toni Elias su Aprilia è il primo degli esclusi, davanti a Leon Haslam ed sorprendente Greg Allerton, sostituto di Sylvain Barrier sulla BMW Evo, David Salom e Fabien Foret. Sedicesimo posto per Claudio Corti (+2.049), diciannovesimo per Alessandro Andreozzi (+3.156). Ancora ai margini della classifica la coppia EBR Buell, con Geoff May per di più con frattura della clavicola destra dopo una caduta al curvone finale.

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