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Moto3, Team Italia: tutto lavoro per il futuro

La Mahindra ha ingaggiato Dosoli per seguire i propri clienti in Moto3

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Il Team Italia si è presentato a Jerez con l’obiettivo di fare esperienza ma non tutto è andato per il verso giusto. Ferrari e Locatelli stanno ancora usando le Mahindra in versione 2013 e qualche problema di troppo ha rallentato il loro lavoro. Nei prossimi test, sempre a Jerez, avranno a disposizione gli aggiornamenti 2014 e soprattutto potranno contare anche sull’esperienza di Andrea Dosoli, ingaggiato dalla Casa indiana per seguire i propri clienti in Moto3.

Ferrari è stato il migliore in pista, con il 27° tempo finale, anche se ieri è stato protagonista di un high side da cui è fortunatamente uscito indenne.  "L'esperienza maturata in questi tre giorni di test ci servirà per il prosieguo della stagione – ha detto - Martedì sono caduto alla curva 4, ma è stata soltanto una piccola battuta d'arresto: già all'indomani con la squadra abbiamo proseguito il programma di lavoro trovando diversi spunti interessanti in termini di messa a punto. In particolare questa mattina siamo riusciti a trovare un buon compromesso nei settaggi del cambio e per far render meglio la moto secondo le nostre esigenze. Ad ogni modo sono stati tre giorni di lavoro importante; torneremo qui a Jerez il prossimo mese di marzo con l'obiettivo di dar seguito ai progressi evidenziati finora".

Andrea LocatelliDebuttante assoluto è Andrea Locatelli che oltre ad abituarsi ai ritmi ‘mondiali’ ha dovuto anche imparare un circuito su cui non aveva mai girato prima. "Per me è stata la prima volta in pista a Jerez: un circuito tecnico in cui bisogna esser completamente a posto per arrivare al limite, ancor più nei settori veloci – ha spiegato - Inizialmente abbiamo fatto un po’ di fatica, ma già nel secondo giorno di prove abbiamo mostrato una buona progressione cronometrica. Stiamo lavorando sodo per prepararci al meglio in vista della prima gara: da qui ai prossimi test continuerò ad allenarmi senza soste per raggiungere gli obiettivi prefissati con tutta la squadra".

Il team manager Virginio Ferrari ha aggiunto come quelli appena trascorsi siano stati “tre giorni di prove preziose per i nostri ragazzi. Comprensibilmente non siamo ancora al nostro limite: come a Valencia siamo scesi in pista con diverse verifiche tecniche da effettuare. La squadra, tecnici e meccanici, sta scoprendo con una moto totalmente nuova, ma sono convinto che il lavoro darà i suoi frutti in seguito. La nota positiva è che i nostri piloti stanno lavorando con grande entusiasmo. Matteo, nonostante qualche inconveniente tecnico, ha mostrato una buona progressione cronometrica. Posso dire lo stesso di Andrea, ancor più pensando che per lui si è trattato dell'esordio su questo circuito così impegnativo, dove il tempo sul giro esce fuori soltanto quando si è completamente a posto. Gli obiettivi che ci siamo posti per questi primi test sono stati parzialmente raggiunti: contiamo di completare l'opera per le prossime prove in programma sempre qui a Jerez”.

Carlo Pernat, responsabile alla comunicazione, ha anche sottolineato come in questa momento i piloti stiano “patendo anche i problemi della Mahindra. Per il momento stanno usando le moto dello scorso anno e avranno a nuova solo nei prossimi test. Sinceramente ci aspettavamo qualcosa di più in termini di competitività, forse avere più clienti ha creato problemi all’azienda. Ma sono sicuro che Dosoli saprà aiutarci”.

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