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Moto3, Team Italia: a Valencia lavoro di sartoria

Ferrari: "Mahindra? la base è buona". Locatelli: "devo imparare la pista, vanno tutti velocissimo"

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Valencia ha tenuto oggi a battesimo il Team Italia che si appresta ad affrontare il 2014 con una squadra totalmente rinnovata. Nuovi i piloti – Matteo Ferrari ed Andrea Locatelli -, nuovo il team manager –Virginio Ferrari – e nuova anche la moto – la Mahindra. Tanti ingranaggi che hanno bisogno di rodarsi al meglio per lavorare insieme e oggi è stato fatto il primo passo.

E’ stata una prima presa di contatto, con tutti gli interventi di routine del caso – racconta Virginio Ferrari Adesso l’obiettivo è mettere i piloti nelle migliori condizioni. Dobbiamo conoscere la moto e lavorare sulla posizione in sella per trovare quello che va meglio per ognuno di loro. Girando ci si accorge delle piccole differenze che poi danno riscontri importanti. La Mahindra deve essere adattata alle esigenze di Matteo e Andrea, stiamo facendo un lavoro di sartoria”. Non è mancato qualche imprevisto con una doppia scivolata per i due piloti. “Assolutamente innocua, la curva 4 è lenta e sono caduti in tanti in quel punto – afferma il team manager – Le temperature sono basse e quella è la prima curva a destra dopo il rettilineo e tre a sinistra, la gomma fredda ha tradito molti”.

Il morale dei piloti è comunque alto e Matteo Ferrari, dopo un anno sulla FTR-Honda, ha subito promosso la Mahindra. “La moto mi è piaciuta, ho avuto subito delle belle sensazioni – dice – Con l’esperienza di un anno nel mondiale si affrontano le cose con un’altra mentalità. La base di partenza è buona, soprattutto il motore spinge di più del vecchio Honda, è a livello di quello degli avversari”. Il pilota di Cesana ha chiuso la giornata a meno di due secondi dalla vetta, ma solo mezzo da Oliveira, il migliore sulla Mahindra. “Oggi non ho cercato il tempo – sottolinea – e quindi sono contento perché so di non avere spinto al massimo e di potere migliorare nei prossimi due giorni”.

Andrea Locatelli la moto invece la conosceva già (è la stessa con cui ha vinto il campionato italiano) ma era Valencia ad essere una pista sconosciuta. “Ci vuole un po’ di tempo per riprendere il ritmo dopo lo stop invernale e soprattutto per conoscere la pista – conferma – Ho visto gli altri piloti subito veloci e ho voluto tentare di seguirli, incappando in due scivolate. Ci stanno, ma nei prossimi giorni dovrò controllarmi di più”. Il debuttante sembra avere le idee molto chiare: “lo scorso anno avevo fatto due wild card al Mugello e a Misano, avevo notato la differenza con i piloti del mondiale, ma non era enorme e data anche dall’esperienza – dice – Qui invece mi sembra vadano molto più forte, forse perché non conosco la pista. Comunque contro KTM e Honda ci attenderà un campionato duro”.

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