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Buzzoni: No alla Motogp, si alla tecnologia

In occasione del test della BMW R1200 GS, abbiamo parlato con il direttore BMW Motorrad Italia

Moto - News: Buzzoni: No alla Motogp, si alla tecnologia

Ci troviamo a Cordoba, ed il motivo è di quelli importanti: provare la nuova BMW R1200 GS Adventure e la R1200 RT. Come per ogni presentazione su due ruote, prima del test vero e proprio, vi sono momenti di tranquillità, di stasi, ed un momento di approfondimento tecnico con la classica conferenza stampa. L'occasione è stata ghiotta per scambiare quattro parole con Andrea Buzzoni, direttore BMW Motorrad Italia.


- BMW è una tra le poche Case a non avere un programma per entrare in futuro nella Moto GP..

È vero. Ma siamo al secondo posto al mondo nel segmento delle moto oltre i 500 cc, dopo Harley Davidson, altro marchio che non partecipa al mondiale. Questo significa che non necessariamente bisogna copiare le strategie degli altri. La nostra è quella di investire tutte le nostre energie nello sviluppo del prodotto, e questo negli ultimi dieci anni ha fatto raddoppiare le quote di mercato. E negli ultimi sei anni abbiamo avuto la forza di presentare quattro o cinque modelli nuovi ogni anno. A Maggio presenteremo il nostro scooter con motore elettrico.

- I vostri programmi a breve prevedono di produrre moto di cilindrata più piccola.

Il mercato delle moto sopra i 500 cc in cui ci siamo mossi finora costituisce l’1% del totale mondiale. Ci stiamo organizzando per inserirci nel restante 99%, senza snaturare il nostro marchio “premium”, ma ampliando verso il basso la nostra offerta. In India produrremo moto con TVS, un colosso che costruisce milioni di veicoli, mentre sono già attivi i CKD, centri di assemblaggio locali come in Brasile o Thailandia, dove le tasse doganali renderebbero inavvicinabili veicoli di importazione.”

- La crisi ha portato a rivedere, nel senso di rallentare, l’introduzione di tecnologia nel reparto moto da quello auto, da proporre quando il mercato tornerà ad animarsi e la concorrenza si farà più agguerrita?

Assolutamente no. Abbiamo aumentato le nostre quote di mercato grazie alla nostra peculiarità che è il primato tecnologico. Sarebbe un grave errore lasciare questo vantaggio alla concorrenza. L’innovazione tecnologica talvolta è ispirata al mondo auto, ma altre volte è sviluppata in ottica puramente motociclistica.”

- E quali comparti saranno i più sviluppati nel prossimo futuro?

“Quello elettrico, l’elettronico e la connettività che renderanno tutti insieme la moto un veicolo sempre più sicuro. Siamo stati i primi ad introdurre l’ABS ed oggi lo offriamo di serie su tutta la gamma, il controllo di trazione ASC ormai è un’offerta più che apprezzata, mentre le auto già offrono sistemi che interagiscono con la guida grazie ad una “visione” di quanto avviene introno al veicolo in marcia molto più attenta e precisa di quanto non possa fare il guidatore. La sicurezza è la prossima frontiera da conquistare.


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