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SBK, Alex Lowes: da rookie è più bello

"Ho molto da imparare ma credo in me. Altrimenti meglio starsene a casa"

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I gemelli (monozigoti) Lowes incarnano l'esempio di pilota dal "colletto blu", poche chiacchiere e tanto gas. Sam ha attirato l'attenzione su di sè dopo una stagione brillante in Supersport, dove ha piegato un campione esperto e duro come Kenan Sofuoglu prima di migrare verso il motomondiale in Moto2. Alex, che si è fatto le ossa in BSB battendo di misura il veterano Shane Byrne, sta muovendo i primi passi in Superbike con il team Suzuki.

La scommessa fatta dal manager Paul Denning, a prima vista, sembra giusta. Lowes ha chiuso il primo giorno di test a Portimão a soli due decimi dal miglior tempo fatto dal compagno di squadra Eugene Laverty, terzo a pari merito con Davide Giugliano. Si tratta di tempi ufficiosi, e solitamente nei test i top rider fanno pretattica, ma il britannico ha impressionato sia la sua squadra che gli avversari.

"Ho molto da imparare per migliorare sia la moto che me stesso come pilota – ha esordito Lowes – Non sento pressione, ma mi pongo obiettivi ambiziosi. Poi ho un ottimo riferimento nel mio compagno di squadra, che l'anno scorso è arrivato secondo in campionato".

A prima vista, Lowes sembra sopperire all'esperienza dei rivali con umiltà ed entusiasmo.

"In molti si sono lamentati delle condizioni della pista qui a Portimão ma, per me che vengo dall'Inghilterra dove ci sono buche ovunque, ogni pista è ottima – ha detto ridendo – Però devo imparare le traiettorie. Come inizio credo che stia facendo un buon lavoro, ma mi aspetto una sfida dura. D'altro canto, se non corri con delle alte aspettative puoi anche startene a casa".

Una delle differenze maggiori tra BSB e SBK, dal punto di vista tecnico, è rappresentata dall'elettronica, che Laverty ha definito come l'aspetto più critica della GSX-R.

"Per me funziona bene, forse anche perché non sono abituato. Ieri l'ho provata per la prima volta sul bagnato, e mi ha dato ottime sensazioni. Anche le gomme mi consentono di osare più di quanto facessi in passato".

Mentre i rivali si studiano a distanza, Lowes è un outsider pronto a coglierli di sorpresa, con un arma speciale nel suo arsenale.

"Forse mi godo le corse più dei miei avversari. Non ho un metro di paragone, quindi per me qui è sempre tutto bellissimo. Ho un contratto di un anno con un'opzione di rinnovo, che spero di garantirmi con dei buoni risultati".

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