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SBK, Corti: Forward non mi dava fiducia

"In MV invece sono al centro di un progetto ambizioso e a lungo termine"

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Mancano ancora due mesi all’inizio del mondiale Superbike, ma Claudio Corti è già carico per il ritorno nella categoria delle derivate di serie.

Ospite alla festa natalizia di Nolan, il pilota comasco nutre grande fiducia nel progetto MV Agusta, di cui sarà il portacolori la prossima stagione.

“Sono davvero molto contento di tornare in Superbike, in particolare con una moto italiana – ha sottolineato “Shorts” – sicuramente il progetto di una casa come MV Agusta è molto più interessante rispetto a quello di un team privato e quindi gli stimoli sono maggiori”.

Dopo il debutto a Jerez, Corti salirà nuovamente sulla F4 RR per i test di gennaio.

“In Spagna ho avuto modo di iniziare a prendere confidenza con la moto – ha spiegato il pilota – anche se la versione della MV era quasi stradale, il potenziale non manca. Ovviamente devo cercare di riadattare il mio stile di guida – ha proseguito –  ma soprattutto apportare ulteriori sviluppi in vista della gara inaugurale di Phillip Island. Diciamo che il 2014 sarà una stagione di consolidamento, in vista del 2015”.

Nonostante il gap che lo divide dai top team, la voglia di riscatto da parte delle alfiere della Casa di Schiranna è tanto.

“Dentro di me ho una  gran voglia di fare bene – ha affermato il giovane comasco – in Forward sentivo poca fiducia nei miei confronti, mentre in MV so di essere al centro di un progetto ambizioso e a lungo termine, visto il grande investimento fatto dalla Casa. Ovviamente competere per le prime posizioni sarà difficile, se non quasi impossibile, però dal quinto al decimo posto possiamo dire la nostra”.

Previsioni sulla prossima stagione?

“Sykes partirà sicuramente come il favorito. Oltre ad essere il campione in carica, a Jerez ha dimostrato ancora una volta di avere un gran passo rispetto agli altri piloti. Ovviamente faccio il tifo per Melandri. L’Aprilia è una moto molto competitiva e, proprio per questo, sono convinto che Marco avrà il giusto potenziale per puntare al titolo, anche se molto dipenderà dal percorso di riabilitazione post operatoria. Incrocio le dita per lui”.

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