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SBK, EVO: Kawasaki piega BMW sul mercato

Barrier l'unico attualmente confermato, contro sette piloti su ZX-10R

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La formula EVO – motore ed elettronica più simili alla Stk – voluta dalla Dorna per rimpolpare la griglia della Superbike, ha attirato un discreto interesse. Negli ultimi test a Jerez, sei piloti sono scesi in pista con moto in questa configurazione. Tuttavia, dal punto di vista dei costruttori, il dominio di Kawasaki è netto.

La Casa di Akashi ha provato con cinque piloti. A David Salom (team Provec) , che è stato ufficiosamente il più veloce con un 1'41.6 (a circa due secondi da Tom Sykes), si sono aggiunti Jeremy Guarnoni (MRS) oltre ad un folto gruppo di piloti sotto l'egida di Pedercini composto da Alessandro Andreozzi, Luca Scassa e Christian Iddon. L'unico altro pilota EVO in pista era Sylvain Barrier, che dovrebbe correre su BMW con la stessa struttura tecnica con la quale ha conquistato il titolo della Stk1000 nella stagione appena conclusa.

Un po' poco per la Casa monegasca, che dopo il ritiro della squadra ufficiale sembrava destinata ad occupare diversi vagoni del treno EVO, soprattutto se si considera il passaggio di Grillini a Kawasaki con Michel Fabrizio e Sheridan Morais. Di recente, tuttavia, è arrivata la notizia del forfait del team Downunder, messo in piedi da Troy Corser, per mancanza di fondi. Pochi giorni dopo, anche Max Neukirchner e Marcus Reiterberger, che avrebbero dovuto correre su S1000 RR EVO grazie ad una partnership tra Alpha Racing e MR-Racing, hanno ricevuto lo stop.

Le prime conferme arriveranno tra una decina di giorni, quando dovrebbe venir reso pubblico delle pre-iscrizioni effettivamente accettate dalla Dorna, ma fin qui pare che le ZX-10R siano destinate a farla da padrone, almeno numericamente, nella categoria destinata a diventare la norma a partire dal 2015.

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