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MotoGP, Crutchlow: primo giro? solo impennate

"La Ducati è diversa dalla M1 e molto stabile. Vincere? niente è impossibile"

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Cal Crutchlow conclude con un sorriso il suo primo giorno da pilota ufficiale sulla Ducati. Anche la tabella dei tempi è dalla sua parte con, dopo 39 giri, un miglior crono di 1’32”054, solo un decimo peggio di Dovizioso e addirittura tre meglio del tempo in gara di ieri, anche se l’inglese ha chiuso anticipatamente il GP a causa di una caduta. “La prima sensazione? Che è tutto diverso”.

Ma sei soddisfatto di questo antipasto?

Questa prima giornata è stata positiva, mi è piaciuto lavorare con la nuova squadra. Abbiamo provato qualche assetto e poi abbiamo modificato la mia posizione in sella. Devo ancora conoscere bene questa moto, ho molto lavoro da fare ma sono eccitato per la nuova sfida. Oggi mi sono divertito”.

Come hai trovato la Desmosedici rispetto alla Yamaha?

Soprattutto diversa ed è normale dopo tre anni sulla M1. Mi serve ancora tempo, non voglio fare confronti, ma punti positivi ce ne sono”.

Quali sono?

Ho trovato la Ducati molto stabile in frenata e rettilineo, anche l’accelerazione mi ha impressionato. Un’altra nota positiva è il cambio, non avevo mai usato il seamless e il suo comportamento è nuovo. Certamente ci sono anche dei difetti, su cui dovremo lavorare”.

Tanti parlano del sottosterzo come il maggiore.

La Ducati non curva come la Yamaha ma è normale, sono due moto completamente diverse. Inoltre devo ancora trovare l’assetto e la posizione di guida adatti a me. In una quarantina di giri è difficile capire più di tanto, l’importante ora è raccogliere informazioni”.

Nel complesso è andata meglio o peggio di come ti aspettavi?

Non ha senso ragionare in questi termini, come ho detto è una moto diversa da quella che guidavo prima e anche la squadra lo è, il modo di lavorare. È sempre strano quando guidi una nuova moto per la prima volta”.

Ora sei anche un pilota ufficiale.

Infatti c’è una sacco di gente in più ai box (ride) Ma non l’ho fatto per quello, ma per vincere”.

Rossi aveva detto che dopo i primi giri sulla D16 aveva capito che sarebbe stato impossibile vincere, tu?

Io nel primo giro ho solo pensato a fare delle impennate e a guardarmi intorno (ride). Non penso che nulla sia impossibile e ho grandi motivazioni”.

Cal CrutchlowHai parlato con Dovizioso?

Sì, ci siamo scambiati le sensazioni a fine giornata e sono molto simili, nonostante abbiamo uno stile di guida molto diverso. Questo è positivo, perché significa che andiamo entrambi nella stessa direzione”.

Avevate anche delle nuove gomme da provare.

“Sì, ma non ci ho fatto troppo caso. Era più importante lavorare sull’elettronica perché il motore Ducati ha un carattere diverso da quello Yamaha e a cui sono abituato”.

Tutto nuovo, ma con te c’è ancora Romagnoli.

A lui piace molto la nuova divisa, è già pronto per Natale (ride). Scherzi a parte, sono contento che dopo tanti anni in Yamaha abbia deciso di seguirmi. Lui ha ricoperto molti ruoli e ha una grande esperienza, come me deve ancora ambientarsi, ma ci sarà molto utile”.

Quando eri in Superbike hai lavorato con Galbusera, il nuovo capotecnico di Rossi?

Sì, ma non era il capotecnico. È una brava persona, molto positiva e sa ascoltare. Ma non chiedetemi se sia l’uomo giusto al posto giusto, non voglio commentare”.

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