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MotoGP, Marquez: i trucchi di Lorenzo non funzionano

Jorge: "solo uno scherzo". Marc: "così mi dà ancora più motivazioni"

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Contro Marquez la velocità non basta. Non solo perché Marc non difetta di questa caratteristica, e i due primi posti negli altrettanti turni di libere lo dimostrano. Inoltre, con 13 punti di svantaggio, a Lorenzo non basterà vincere, deve indurre l’avversario all’errore se vuole centrare il bersaglio grosso. Oggi Jorge ha incominciato a usare altre armi. Come al termine della prima sessione, quando ha ‘tamponato’ l’avversario fermo in attesa di provare la partenza (per vedere il video clicca QUI).

Non ci vedo niente di strano – gioca il maiorchino – E’ uno scherzo che ogni tanto faccio, due anni fa al Mugello lo avevo fatto a Edwards. Potete interpretarlo come volete, per è stata solo una cosa divertente”. Difficile credergli e anche Marquez ha mangiato la foglia. “Non me lo aspettavo, ero fermo e stavo per salutare il pubblico quando ho sentito una lieve botta – racconta – Mi sono girato e ho visto Jorge, non pensavo fosse lui. Ha provato a usare la sua esperienza per mettermi pressione, ma non ha funzionato. Mi sono divertito e certi episodi mi danno ancora più motivazione”.

Il piccolo diavolo continua per la sua strada, “non puoi distrarti su una MotoGP – riflette – se non spingi, le gomme le sospensioni, l’elettronica non funzionano bene. E poi quando ti rilassi commettere un errore diventa più facile”. La strategia è quella di sempre, entrare in pista a testa bassa e dare il massimo. “Per la gara non ho programmi, siamo solo a venerdì – spiega – Aspettiamo domenica, dopo il warm up, e poi ci penseremo. Se potrò vincere la gara ci proverò”.

Un primo mattone l’ha messo oggi, sulla pista in cui aveva debuttato in MotoGP dodici mesi fa. “La differenza da quei test la sento tutta – ricorda – Non riuscivo ad aprire tutto il gas, la moto si impennava, sentivo la potenza. Ora capisco il perché, questo è uno dei tracciati più difficili con le mille. Oggi è andata bene, ma sia Jorge che Dani miglioreranno, il grip offerto dal nuovo asfalto non è ancora perfetto”. La pressione non sembra frenarlo, “ero più nervoso ieri, oggi quando ho messo il casco e sono salito in moto era tutto come al solito” garantisce.

Jorge LorenzoNon una buona notizia per Lorenzo, che deve sperare in un errore di Marc. “Se guardiamo alle statistiche, è molto facile che Marquez finirà la gara sul podio – ammette – L’unica cosa che può cambiare il risultato è uno sbaglio del pilota o della squadra. Non si può mai essere sicuri di cosa succederà, un altro pilota potrebbe farlo cadere”.

Tanti se e ma, mentre le sicurezze arrivano dalla pista. Jorge promuove la giornata di oggi, anche senza esserne entusiasta: “su questo tracciato abbiamo sempre faticato sia io che la Yamaha, quindi sono abbastanza soddisfatto. Ho avuto giorni migliori ma anche peggiori. Non sono lontano dal Marc e nel complesso la M1 è migliorata rispetto alla prima gara dell’anno, anche se non tantissimo. Le Honda sono ancora il riferimento, sia nel giro secco che sul passo. Io devo migliorare su entrambi i fronti”.

Il maiorchino di dimostra calmo ed effettivamente, come chiarisce, lui non ha “nulla da perdere. Per questo sono così tranquillo. Mi ricordo i tempi del primo titolo in MotoGP, in quel momento sì che sentivo la pressione. Ora ne ho vinti due e questa è un’occasione inaspettata, posso solo cercare di sfruttarla”.

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