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MotoGP, Lorenzo: il titolo? non dipende da me

"Oggi è uno dei giorni più felici della mia carriera, a Valencia tutto può succedere"

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Lorenzo a Motegi ha fatto semplicemente un capolavoro. Non solo ha tenuto aperto il Mondiale fino all’ultima gara, ma ha vinto in territorio nemico, nel regno della Honda. “Ho conquistato 51 successi, non posso ricordarmeli tutti – lancia una frecciata all’avversario seduto al suo fianco in conferenza stampa – ma questo lo metto sicuramente fra i migliori. Vincere sulla pista degli avversari e regalare la 200° vittoria alla Yamaha è qualcosa di speciale. È uno dei giorni più felici della mia carriera”. Una strategia azzeccata per tutta la gara e soprattutto una freddezza quasi robotica.

Però ti sei preso i tuoi rischi scegliendo la gomma morbida al posteriore.

Lo ammetto, non avevamo potuto provare nel migliore dei modi entrambe le mescole visto l’unico turno a disposizione. Ho scelto semplicemente lo pneumatico con cui mi ero trovato meglio nelle libere, anche se l’asfalto nel pomeriggio era più caldo di 10°. Avevo qualche timore sulla sua tenuta, ma così non è stato. Non è calato molto. Per la nostra moto è stata la decisione giusta”.

E’ stata una gara perfetta?

“Non ho fatto errori, se non una piccolo alla seconda curva nei primi giri. Per il resto, sono sempre riuscito a gestire la situazione. Sapevo che in frenata le Honda erano superiori, le sentivo avvicinarsi, ma in entrata di curva lo ero io e ho sfruttato questo punto di forza. Poi sono riuscito a forzare sul finale e ho fatto il massimo, altro non era possibile”.

Ti hanno aiutato i dischi di diametro maggiorato?

Sono migliori e la frenata era più incisiva, speriamo di averli anche in futuro”.

Un imprevisto è stato quello dei doppiati, cosa è successo con Cudlin?

Ho perso un secondo a causa sua, non ha rispettato le bandiere blu. Non è la prima volta che accade, speriamo che il prossimo anno, senza più CRT, non ci siano più doppiaggi da effettuare. Soprattutto sono delle situazioni pericolose”.

Jorge LorenzoIl campionato si deciderà all’ultima gara, sei fiducioso?

Alla fine oggi ho recuperato appena 5 punti. Ma basta guardare quello che è successo oggi in Moto2 e Moto3, non si può sapere cosa accadrà finché l’ultimo GP non sarà finito. Io posso solo pensare a vincere la gara, il resto non dipende da me ma dal risultato di Marc. Però sono soddisfatto, sono il pilota con più vittorie quest’anno”.

Non sarebbe stato meglio tenere compatto il gruppo piuttosto che scappare, qualcuno poteva togliere punti a Marc?

Non credo, lui era più veloce e li avrebbe comunque passati. La strategia è stata azzeccata”.

Tenere aperto il Mondiale fino all’ultimo era il massimo obiettivo?

Questa situazione è frutto di un regalo, arrivato grazie all’errore ai box di Marquez a Phillip Island. Comunque è meglio avere ancora una possibilità che nessuna”.

Cosa puoi ancora fare per vincerlo?

Diventare campione dipende da tanti fattori, la velocità è il principale ma ce ne sono tanti altri. Bisogna essere fortunati, non avere guasti, la moto deve essere competitiva. Non so come andrà a finire, ma se Marc vincerà il titolo se lo sarà sicuramente meritato. Solo Kenny Roberts ci è riuscito a l debutto”.

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